“Nuova rottura di un tubo e di allagamento con danni alla strada in viale Morgagni. Sarebbe fin troppo scontato collegare quanto successo oggi con quanto accaduto sul Lungarno e fare polemica contro il Comune. Certo è che i disagi, seppur in modo minori, sono avvenuti ugualmente”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta l’episodio avvenuto a pochi giorni dal disastro di Lungarno Torrigiani. E incalza: “Non si dica che abbiamo cercato di far polemica solo perché eravamo a pochi metri da Ponte Vecchio. Il viale Morgagni è in un punto altrettanto strategico. Tra i lavori della tramvia e le attività legate all’istruzione, non si può far finta di niente e passarci sopra come se non ci fosse da fare una riflessione”.
“La prima domanda è ovvio quella sulle cause: colpa delle ditte che lavorano sulla tramvia o i tubi di Publiacqua hanno fatto acqua nuovamente? Non ci possiamo permettere di fronte ad una città a cui sono stati chiesti sacrifici per i lavori della tramvia di dover sopportare – continua Grassi – anche questi imprevisti negativi. Publiacqua temiamo, stia attraversando una fase critica. Una prima fase in cui tutti i danni creati non fanno altro che alimentare la mortificazione del lavoro professionale del personale. Lavoratori che abituati a conoscere metro per metro la rete della zona dove erano assegnati, sono stati trasformati in un jolly atto a coprire l’intero territorio. E tutte le novità nel servizio, imposte dal privato, per poter incrementare ancor di più il proprio lucro, stanno facendo emergere tutti i difetti e i limiti del nuovo modello”.
Pubblicato martedì, 31 Maggio 2016 alle 16:15
