Palazzo Giustizia

Uffici giudiziari, Grassi: “Rimborsi dallo Stato fermi al 2013” “Renzi sblocchi la situazione o il Comune proceda alla messa in mora”

“Il Comune sta ancora aspettando che lo Stato paghi il saldo delle spese per gli uffici giudiziari del territorio fiorentino sostenute nel 2011, rendicontate nel 2012 e che dovevano essere pagate nel 2013” Così Tommaso Grassi capogruppo di Firenze a sinistra in Palazzo Vecchio interviene su una situazione ormai ferma da troppo tempo e che incide sulle casse del Comune. “Dal 2013 ogni tipo di rimborso si è bloccato – incalza Grassi – è curioso pensare una delle battaglie dell’ex sindaco Renzi, ovvero ottenere in tempi certi i pagamenti, incrementando la percentuale del rimborso rispetto a quanto pagato ogni anno dalle amministrazioni locali, sia ormai un vecchio ricordo. Da quando lui è diventato premier la situazione è precipitata sempre di più”.

“Tutti i dati sono stati messi nero su bianco – continua Grassi – è stata inviata una lettera al sindaco Nardella, a firma del capo gabinetto del ministro della Giustizia Melillo e dal direttore generale Malato. Sorprende leggere come i fitti figurativi passivi, circa 5 milioni all’anno in caso del Comune di Firenze, non verranno più pagati dallo stato per mancanza di fondi e che il ritardo è causato dalla mancanza di personale nel ministero adibito a controllare i resoconti dei comuni. Cosa ne penserebbe, fosse ancora sindaco Matteo Renzi? Siamo certi che andrebbe in tv a scagliarsi contro il governo che fa pagare ai cittadini servizi che dovrebbero essere sostenuti dallo Stato”.
“La nostra richiesta è semplice – conclude Grassi – come previsto da una mozione approvata dal Consiglio comunale, sia messo in mora il ministero di Giustizia, debitore nei confronti del Comune, che se non vedrà arrivare i soldi che gli spettano dovrà prendere altre misure, come muovere causa contro lo Stato. Le cifre non sono più sostenibili, basti pensare che il Comune si è fatto carico di 17,7 milioni nel 2012, 16,1 milioni nel il 2013 e altrettanti per l’anno appena concluso. In più vanno sommati altri 7,2 milioni di residui degli anni precedenti. Il mancato rimborso si tradurrà questi non in tagli da coprire ma anche in cifre da finanziare in altro modo. Un vero e proprio tsunami per le casse del Comune”.

Pubblicato lunedì, 23 Febbraio 2015 alle 17:12