Tutti vogliamo il car sharing, ma non facciamo troppi regali a chi già guadagna abbastanza e non utilizza mezzi non inquinanti.

Car sharing, Grassi: “Impossibile non essere contento degli ottimi risultati, ma non si puo’ negare che il Comune avrebbe potuto pretendere molto di piu’ dal privato economicamente e nella scelta dei mezzi.”

La possibilità di sostare in centro storico è un privilegio che non puo’ essere regalato dal Comune
 

“La notizia della possibilità concessa al gestore del servizio di car sharing Car2Go da parte del Comune di poter parcheggiare anche nel centro storico e nella ZTL impone una riflessione e una analisi delle modalità che, è sicuro, è positivo possa rappresentare un servizio diffuso su tutto il territorio e che mette a disposizione un numero di macchine in noleggio sostanzioso. Sostenere questo e rinunciare ad analizzare il rapporto costi/benefici del servizio e di valutare quello che al privato puo’ derivarne sarebbe un errore. E’ per questo che se lo sviluppo di un vero e proprio carsharing che potesse superare il progetto preesistente che aveva solo postazioni fisse e un numero limitato di auto sarebbe stato un obiettivo condivisibile e lo dimostra che anche nel nostro programma elettorale alternativo a quello di Nardella ne facevamo esplicito riferimento: le auto proposte dal partner privato, però va sottolineato, non sono nè nella totalità e neppure le auto destinate al centro storico ad alimentazione o ibrida o elettrica così da consentire il transito salvo casi d’emergenza con alimentazione a impatto ed emissioni zero. Questo non può che evidenziare come l’aver concesso non piu’ solo l’accesso e il transito ma anche la sosta gratuita alla ZTL per i mezzi del Car2Go senza chiedere un euro da far incassare al Comune risulta essere un aumento del lucro, non calcolato nella proposta economica oggetto del bando, per il privato”.

“Peraltro siamo di fronte ad un servizio che sta riscuotendo un ottimo risultato e che sta andando a gonfie vele come riconosciuto dalla stessa amministrazione comunale e quindi questo regalo d’estate è davvero difficilmente comprensibile, anche se presentato sottoforma di sperimentazione. L’accesso al centro storico deve essere tutelato e ristretto al massimo: perchè non aver chiesto al privato se voleva rendere piu’ appetibile il proprio servizio ai frequentatori del centro di ampliare o sostituire la propria flotta vetture con mezzi elettrici o a zero emissioni così da mandare un corretto e  positivo messaggio culturale e ambientale ai fiorentini e alla cittadinanza. Questa la nostra proposta per il futuro”.

“Se l’uso del carsharing in città e nelle zone dove è libera la circolazione deve sempre piu’ essere incentivato e diffuso per consentire alle famiglie di ridurre i mezzi inquinanti in circolazione o per lasciare sempre piu’ spesso l’auto a casa, nelle zone a traffico limitato deve essere utilizzato per consentire un accesso piu’ agevole se si utilizzano mezzi non inquinanti: altrimenti ci si trova davanti ad un paradosso sulle modalità d’accesso alla ZTL che non sono piu’ basate sulla tipologia di mezzo usato ma crea una divisione tra chi potendo permetterselo prende il carsharing e inquinando può accedere ovunque in centro storico e chi invece invece non può. Bisogna permettere l’accesso al centro solo solo ai mezzi non inquinanti e quindi in base al veicolo usato e non al proprio reddito o capacità di pagare,  peraltro dal carsharing al Comune arriva davvero una piccolissima, rispetto al potenziale guadagno del partner privato, quota annuale di 600 euro ad auto”.

Pubblicato mercoledì, 13 Agosto 2014 alle 10:47