Trombi, Grassi e Verdi (Firenze Riparte a Sinistra): Il sindaco venga subito a relazionare in consiglio su appalti e grandi opere.

La nostra città è ad oggi interessata da due grandi opere legate all’inchiesta, la stazione sotterranea “Foster” e il tunnel per il sottoattraversamento dell’Alta Velocità

“Sta drammaticamente venendo fuori quanto sosteniamo da anni, e infanga la nostra città il fatto che un’inchiesta di livello nazionale, che fa intravvedere un malaffare esteso a tutti i livelli, parta proprio da Firenze”. Affermano i Consiglieri di Firenze Riparte a Sinistra.

“La nostra città è ad oggi interessata da due grandi opere legate all’inchiesta, la stazione sotterranea “Foster” e il tunnel per il sottoattraversamento dell’Alta Velocità, e all’orizzonte se ne affacciano già di nuove, sempre per altro decise altrove e supinamente accettate dalla nostra amministrazione, come il passaggio in sotterranea della tranvia sotto il centro e l’aeroporto. Intanto i lavori della TAV, come da tempo stanno cercando di far notare i comitati locali, languono e procedono con esasperante lentezza, ma i costi in compenso sono già deflagrati, e con gran velocità e costanza. Pesanti sono per altro gli interrogativi sulla sorte dei rifiuti e su eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nella loro gestione, anche nella nostra regione: vogliamo andare avanti tutta, come dice il sindaco?” si chiede il consigliere Trombi, e prosegue: “Esiste un progetto alternativo, messo a punto da professori universitari del nostro ateneo, che costerebbe meno della metà di quanto dovrebbe costare il progetto attuale (per altro al netto di eventuali penali e di ulteriori – ma assai probabili – aumenti dei costi nel caso in cui scelleratamente si decidesse di proseguire): vogliamo continuare a sperperare i nostri soldi a favore di questi faccendieri?”.

Chiude il capogruppo Grassi: “Domani chiederemo che il sindaco venga urgentemente, già lunedì 23 marzo, a relazionare in consiglio comunale sull’inchiesta, sull’avanzamento e sui costi dei lavori per il nodo fiorentino della TAV, compresa la stazione sotterranea, e soprattutto per verificare e fare il punto sul progetto attuale, per capire se il Comune intende sfruttare quest’occasione per abbandonare un’opera inutile, dannosa, costosa e, in ultima istanza, forse anche generatrice di malaffare. È il momento, crediamo, di riportare il processo decisionale a livello cittadino, nell’interesse della città, che non ha bisogno di opere inutili, e collettivo, visto che i soldi che si stanno verosimilmente mangiando sono soldi di tutti noi”.

Pubblicato mercoledì, 18 Marzo 2015 alle 16:50