“Fatta passare, assieme alla sacrosanta esenzione per l’handicap, anche quella per i dipendenti delle catene alberghiere”
Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra Giacomo Trombi e Donella Verdi
“Oggi, nell’ambito della delibera con cui si è modificato il regolamento relativo all’imposta di soggiorno, con un emendamento a firma PD, è stata inserita, assieme all’esenzione per i portatori di handicap, anche l’esenzione per i dipendenti delle strutture ricettive che ivi soggiornano.
Un pessimo connubio a cui ci siamo sottratti: abbiamo votato a favore dell’emendamento per l’esenzione ai portatori di handicap, ma abbiamo votato contro all’emendamento che fa risparmiare soldi alle grandi catene, esentando i dipendenti senza alcuna distinzione, siano partecipanti ad un corso di formazione o dirigenti di livello internazionale.
In tutti i casi, crediamo che l’imposta di soggiorno sia dovuta in queste fattispecie, sia che la paghi l’azienda per i propri dipendenti o, nel caso di quadri, che la paghino i dipendenti stessi.
Sarebbe a nostro avviso ben più importante lottare perché si possa avere una vera progressività dell’imposta di soggiorno, basata sul costo del pernottamento stesso.
In questo caso non solo troviamo pessima l’esenzione, ma troviamo terribile associarla a quella – sacrosanta – per i portatori di disabilità.
Infine, ci chiediamo se tale norma non sia contra legem, visto che introduce una disparità che difficilmente crediamo possa essere sostenuta”.
Pubblicato mercoledì, 27 Dicembre 2017 alle 19:49