Trombi e Verdi: “Gestione idrica, Rossi e Nardella fanno molto rumore per nulla”

“Si cominci a lavorare per una vera ripubblicizzazione e il superamento della logica privatistica e si ripudi quanto fatto con la sanità Toscana”

Queste le dichiarazioni del consigliere Giacomo Trombi e della consigliera Donella Verdi del gruppo Firenze riparte a sinistra

“Rispetto all’escalation di dichiarazioni sulla gestione idrica da parte dell’inedito duo Nardella-Rossi, che cercano evidentemente di ricostruirsi un’immagine a sinistra dopo i tonfi elettorali, crediamo sia opportuno fare alcune considerazioni: nonostante i grandi proclami, che peraltro smentiscono tutte le risposte che ci sono state date nel corso degli anni rispetto alle proposte che abbiamo avanzato, il dibattito resta purtroppo sempre nell’ambito dell’esistente, e dunque non vi è la volontà di rivedere seriamente l’impianto stesso del perimetro che norma la gestione della risorsa idrica a tutti i livelli, e dunque restare nel campo delle società per azioni, che si troveranno a gestire un bene comune, un bene pubblico, avendo come scopo sociale l’utile. E secondo noi è da qui, e dal referendum del 2011, che invece dobbiamo ripartire, specie se vogliamo offrire proposte seriamente innovative e di sinistra: si smetta di gestire l’acqua chiedendo al mercato di rendere efficiente la nostra gestione, la politica si faccia carico delle responsabilità che le competono, e dunque di avere enti che gestiscano la nostra risorsa più preziosa in maniera efficace, più che efficiente, giusta, piuttosto che profittevole.

Per cui: ben venga una gestione interamente pubblica, ben venga che torni un forte radicamento territoriale, ma non si prescinda dal porre, a tutti i livelli, il tema delle forme di tale gestione, ovvero si perseguano forme che abbandonino l’utile come scopo statutario a favore del bene pubblico.

Infine, non possiamo comunque dimenticare che tali appelli provengono da esponenti di spicco della classe dirigente che ha, con costanza e pertinacia, smantellato la sanità pubblica Toscana e privatizzato i servizi educativi, senza parlare delle politiche a livello nazionale”.

Pubblicato lunedì, 25 Giugno 2018 alle 18:25