Terre di scavo TAV. La relazione del CNR che darebbe il via libera allo scavo è, in realtà, un semaforo spento.

Dopo le trionfali note apparse sulla stampa a seguito della relazione sulle terre di scavo TAV da parte del CNR che darebbero il via libera ai lavori per realizzare il tunnel del Passante, il Comitato No Tunnel TAV di Firenze ha letto le carte arrivando alla conclusione che non c’è nessun semaforo verde per la fresa, ma nemmeno giallo; c’è un semaforo spento e tutto sarebbe da rifare.
Nessuno mette in discussione la professionalità degli operatori del CNR, ma dobbiamo tener conto che la relazione di cui stiamo parlando è una perizia di parte, nata per aiutare il committente (Nodavia) a risolvere il problema contingente delle terre scavate; non è uno studio teso a trovare una soluzione razionale del problema del traffico ferroviario che potrebbe anche optare per una soluzione diversa da quella sotterranea.
In questo senso dobbiamo riconoscere che la soluzione salomonica del CNR prevede, caso per caso, per ciascuna porzione di terra, valutazioni diverse; è come riconoscere che non è possibile risolvere il problema definitivamente.
Il Comitato ha comunque inviato delle osservazioni sulla relazione stessa agli enti interessati:

  • RFI e Italferr
  • Osservatorio Ambientale
  • Ministero dell’Ambiente
  • Regione Toscana
  • Comune di Firenze
  • ANAC
  • CNR

Nelle osservazioni (allegate a questo comunicato e a cui rimandiamo per una lettura precisa) si evidenziano alcuni errori di natura geotecnica:

  • Un terreno scavato, condizionato con prodotti schiumogeni, grassi, polimeri e lubrificanti di stillicidio non può avere la stessa consistenza e staticità di un terreno tal quale; non è pertanto garantita la staticità delle colline che si vorrebbero realizzare
  • Il terreno di Firenze non è omogeneo, ha caratteristiche diverse di resistenza e quindi di stabilità: ghiaie, sabbie e argille non garantiscono la stessa tenuta della collina realizzata. Non si potrebbe produrre una terra omogenea di cui stabilire la tenuta, ma ci potrebbero essere zone in cui si creano con facilità frane localizzate o innescarne generalizzate.
  • Una delle colline di terra fiorentina sarebbe realizzata proprio sulla riva di un lago al centro di un progettato parco naturale; un eventuale cedimento della collina potrebbe avere effetti dannosi e negativi per il lago stesso.

Sul fronte più strettamente ambientale rimandiamo sempre alle osservazioni e comunque  si nota:

  • Una tossicità per la fauna ittica anche dopo 28 giorni dallo scavo
  • I prodotti di degradazione dello schiumogeno usato non vengono trattati
  • Le valutazioni, salvo che per la ecotossicità, vengono fatte solo sul sodio leurietere solfato e non sul complesso dei composti usati
  • Non si accenna al fatto che i risultati delle prove in laboratorio sono talvolta difformi da quelle in campo e su questo aspetto si disattende il principio di precauzione

Dopo queste note ancora una volta le associazioni e i gruppi che contestano la realizzazione del Passante chiedono che vinca il buon senso, che si abbandoni questo progetto che è un suicidio per la città, uno sperpero di risorse finanziarie che le Ferrovie stanno buttando via, grave soprattutto in presenza di un servizio ferroviario molto carente.

Fronte No Tunnel TAV Firenze:

Comitato No Tunnel TAV
Alternativa Libera
Firenze Riparte a Sinistra
Italia Nostra
Legambiente
Movimento 5 stelle
PerUnaltracittà
Rete dei Comitati in Difesa del Territorio
Una Città in Comune
Si – Toscana a Sinistra

Pubblicato sabato, 31 Ottobre 2015 alle 14:13