“Dove era Nardella quando, per decenni, comitati e cittadini hanno organizzato iniziative informative, promosso convegni, confronti e presidi in tutte le zone della Città? <si rende conto solo adesso che la Tav è un’opera inutile?”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta le parole del sindaco di questi giorni a Varlungo. E incalza: “Le sue parole non siano una scusa per alzare il prezzo nella trattativa con Ferrovie o per sostituire due tunnel con altri buchi sotto Firenze. A questo punto dimostri la sua convinzione con atti concreti. Faccia sul serio”.
“Troppo facile – continua Grassi – far finta di accorgersi ora dei problemi di conflittualità tra i cantieri per la tramvia e quelli per l’alta velocità. Da anni i comitati hanno spiegato, documenti alla mano, dal punto di vista tecnico, per quale motivo l’opera, i due tunnel sotterranei e la stazione Foster, fossero un’opera inutile, dannosa, pericolosa ed estremamente costosa”.
Il capogruppo dell’opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio aggiunge: “Ci spieghi se è disposto a fare la battaglia fino in fondo e a rinunciare anche ai 90 milioni, che assai velocemente Nardella e ancor prima Renzi, hanno inserito a bilancio a finanziare opere in tutta la Città”.
“Se saprà essere concreto e coerente, e non ripercorrere le tracce del predecessore, che ha scritto lettere come quella a Matteoli per chiedere di ripensare al progetto o ha promesso ala cittadinanza di prestare massima attenzione salvo poi autorizzare qualsiasi deroga. O ancor peggio, soddisfare qualsiasi richiesta, delle ditte e di Ferrovie – conclude Grassi – appena firmato l’accordo del 5 agosto 2011, che monetizzava per il Comune diverse opere a carico della Tav, consegnando un tesoretto in mano al sindaco Renzi. Ora vogliamo dire a Nardella che siamo sulla strada giusta, non abbandoniamola, anzi affrettiamo il passo bloccando i lavori prima che altri soldi pubblici siano spesi inutilmente”.
Pubblicato venerdì, 1 Luglio 2016 alle 12:43