Tasse comunali, Firenze riparte a sinistra in Comune e ai Quartieri: “Non è un delitto far pagare di più chi ha un reddito alto, recuperare risorse dalle marchette e investirle per ridurre le tasse e garantire servizi alle fasce più deboli.”

“Equità, erogazione dei servizi comunali e redistribuzione del reddito non significa tagliare le tasse indiscriminatamente, aumentare le tariffe dei servizi per poi dire che non c’è richiesta o gettare fumo negli occhi con operazioni che sono tanto belle a parole quanto puntuali nel favorire sempre i soliti noti – affermano i Consiglieri e le Consigliere di Firenze riparte a sinistra in Comune e nei cinque Consigli di Quartiere. Crediamo che non sia affatto un delitto far pagare di più chi ha un reddito alto, recuperare risorse da agevolazioni ed esenzioni (che hanno molto il sapore di marchette) e investire le maggiori risorse per ridurre le tasse e garantire servizi alle fasce più deboli.”

“L’abbiamo detto e lo ripetiamo: il bilancio comunale fiorentino è un castello di carte destinato a modificarsi sensibilmente nel corso dell’anno, non solo per gli interventi del governo, ma anche per alcune delle cifre in entrata, che ci appaiono assai difficili da concretizzare. Piuttosto che ammettere le difficoltà degli enti pubblici, denunciando i tagli del governo e i minori rimborsi dallo stato (si pensi agli uffici giudiziari), invece di mettere mano alla tassazione, recuperando risorse dai redditi e dai patrimoni più alti, si è deciso di nascondere il tutto dietro il velo dell’apparenza.”

“Nei Consigli di quartiere e in Comune proporremo forti modifiche alla tassazione comunale, eliminando alcune agevolazioni su IMU e TARI, che sembrano avere già nome e cognome dei destinatari, e proponendo alcune restrizioni: cancellare la marchetta alle multinazionali (che ad oggi potrebbero venire ad investire a Firenze, applicare il jobs act per creare finto lavoro e avere per questo le tasse azzerate) e quella che permetterebbe ai multisala di beneficiare delle stesse agevolazioni di piccoli teatri e cinema in difficoltà, fino ad arrivare alle scuole paritarie, asili nido e servizi educativi privati che, indipendentemente dalle rette e dal costo per le famiglie, potrebbero non pagare l’IMU.”

“Crediamo inoltre che, per non rendere identica la tassazione tra case sfitte e locate (e così disincentivare la rendita e immettere nuove abitazioni nel mercato), potrebbe essere applicata la maggiorazione della TASI sulle seconde case sfitte da oltre un anno, così da evitare qualunque effetto sugli inquilini. Sempre sulla TASI, la Giunta annuncia che le detrazioni per i figli (fino all’ottavo) saranno innalzate a 35€, omettendo però che l’età massima ammissibile dei figli per cui la detrazione possa essere riconosciuta scende da 26 a 18 anni: perché non prevedere 30€ per i figli under 21, garantendo comunque 20€ per ogni figlio fino a 26 anni? In principio crediamo che sia giusto favorire l’emancipazione dei figli dalle famiglie, ma prima di tutto è necessario porre le condizioni perché ciò possa avvenire: questa ci sembra solo una proposta spot e profondamente ipocrita, perché ignora deliberatamente la realtà dei fatti.”

“Infine sul tema della TASI e dell’IRPEF, anche quest’anno porteremo avanti convintamente le proposte di una progressività basata sui redditi. Per la TASI, riguardo alle detrazioni sulla prima casa, proporremo che siano legate anche al reddito del nucleo familiare, mentre per l’IRPEF, pur mantenendo la soglia dei 25.000€ di reddito per l’esenzione (che per altro rivendichiamo come nostra vittoria, dal momento che era un proposta del nostro programma elettorale), crediamo che si potrebbero recuperare maggiori risorse prevedendo aliquote di 0,1 fino ai primi 15.000€, poi 0,2 fino a 28.000€, 0,4 fino a 55.000€, 0,6 fino a 75.000€ e infine 0,8 per i redditi oltre i 75.000€.”

Proposte sul bilancio 2015

Considerate le delibere sul Bilancio di Previsione 2015 e le delibere annesse su IMU, TASI, TARI, IRPEF del Consiglio del Comune di Firenze;

Riguardo al Bilancio di Previsione si sollecita una reale attenzione al riaccertamento dei fondi e degli accantonamenti di dubbia esigibilità.

Riguardo al Bilancio di Previsione si invita l’amministrazione a promuovere con azioni legali una richiesta di rimborsi dallo Stato per le spese sostenute annualmente dal Comune per gli uffici giudiziari.

Relativamente al punto 2 comma a, delibera 96/2015 riguardante l’agevolazione IMU per teatri/cinema, si chiede di aggiungere “solo per cinema multisala aventi uguali o minori di 6 sale complessive”.

Relativamente ai punti 2 comma b e c, delibera 96/2015 sull’agevolazione IMU per nuovi insediamenti produttivi si chiede di aggiungere “solo se hanno sede legale in Italia”.

Relativamente al punto 2 comma d, delibera 96/2015 sull’agevolazione IMU si chiede di limitarlo a persone fisiche e di renderlo valido per una sola unità immobiliare.

Si richiede di modificare il passaggio inerente l’agevolazione/esenzione IMU per immobili di proprietà o ceduti in comodato ad ONLUS o eliminando l’art. 9 comma 3 del Regolamento comunale sull’IMU completamente oppure limitandone l’esenzione solo a condizione che i soggetti interessati svolgano attività educativa o di nidi d’infanzia a seguito di accreditamento e integrino le attività comunali con tariffe uguali o inferiori a quelle comunali.

A proposito della delibera sulla TASI si chiede che l’aliquota dello 0,8 per mille possa essere applicata alle seconde case sfitte dopo un anno in aggiunta all’aliquota 10,6 per mille prevista per la fattispecie nella tassazione dell’IMU.

A proposito della delibera sulla TASI si propone una modifica delle detrazioni per figli fino a 21 anni dell’importo di 30€ e fino a 26 anni (da 21 anni) dell’importo di 20€.

A proposito della delibera sulla TASI si chiede di collegare la progressività delle detrazioni sulla prima casa in modo correlato al reddito del nucleo familiare.

Riguardo l’addizionale IRPEF si richiede di scaglionarla in modo progressivo secondo le fasce dell’IRPEF nazionale, ovvero:

0 – 15000 € 0,1%

15.001 – 28.000 € 0,2%

28.001 – 55.000 € 0,4%

55.001 – 75.000 € 0,6%

75.001 € + 0,8%

Sulle agevolazioni della TASI per i lavori della Tramvia si chiede di raddoppiare l’agevolazione della riduzione per i giorni del cantiere in caso di ritardo e conguagliare l’importo fino alla decorrenza totale dell’importo della TASI.

Riguardo al Bilancio di Previsione generale si richiede che venga effettuato nel corso dell’anno un attento controllo dell’andamento delle maggiori entrate di oneri urbanizzazione, cosap, ticket bus turistici, ZTL, parcheggi di superficie, infrazioni codice della Strada.

Riguardo al Bilancio di Previsione generale si invita a ridiscutere col Ministero il riconoscimento del 100% del costo del biglietto per i musei nazionali all’interno della card dei musei.

Riguardo al Bilancio di Previsione generale non si condivide la scelta di procedere ad una riduzione della spesa del personale tenendo conto che così si rinuncia all’assunzione del minimo numero del personale consentito per l’anno 2015 dal turn-over e si esclude il ricorso al possibile passaggio del personale ex-Province. Così facendo si incentiva il ricorso alle esternalizzazioni ed alle privatizzazioni rinunciando ad offrire i servizi alla cittadinanza con il proprio personale.

Pubblicato sabato, 21 Marzo 2015 alle 16:11