“Oggi si osanna il blocco del traffico nelle aree ztl come se fosse la panacea di tutti i mali. Non si fermerà neppure un auto. Serve un piano antismog metropolitano”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta l’annuncio del sindaco Nardella, che sulla scia delle altre grandi città italiane, ha presentato il primo intervento per abbassare il livello di pm10 a Firenze. E incalza “ Ancora una volta si rinuncia a proposte concrete. Il piano di azione comunale per il risanamento della qualità dell’aria risale al 2007, e avrebbe dovuto essere aggiornato prima del 2010. Si sono alternati 5 assessori nel ruolo di responsabile dell’ambiente, ma non è stato fatto niente”. La proposta di Grassi è quella di “discutere in Consiglio comunale un piano antismog cittadino, meglio sarebbe se fosse di respiro metropolitano, e di portare il nostro contributo in idee e proposte emergenziali e strutturali”.
“Anche la Regione Toscana ha richiamato il Comune di Firenze – continua il consigliere – sottolineando come sia indispensabile un piano d’azione, visti i continui sforamenti, anche fuori dalle zone nevralgiche del traffico. L’ordinanza del sindaco che vieta l’ingresso in ztl delle auto diesel euro 2 e 3 e benzina euro 1 e che obbliga a ridurre l’uso del riscaldamento nelle case, è una vera e propria presa di giro”.
“La politica si è dimenticata di occuparsi dei temi ambientali, erano altre le priorità, e adesso si paga il dazio in termini di qualità dell’aria e di salute per la la cittadinanza. Le soluzioni messe in campo come il carsharing e le colonnine elettriche, che stanno vedendo da poco la proliferazione in città, non bastano. L’inquinamento aumenta vertiginosamente ogni anno e chi lo vuol combattere deve essere più rapido nelle soluzioni. Abbassare le emissioni è la vera sfida, non fare qualcosa tanto per salvarsi la faccia”.
Pubblicato martedì, 29 Dicembre 2015 alle 16:21