“Allo sciopero generale dei giorni scorsi hanno aderito anche tutti quei lavoratori che operano nelle strutture accessorie al turismo. La mia solidarietà per le condizioni inumane a cui sono sottoposti”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, si schiera con i lavoratori che si sono riuniti in piazza Santo Spirito. E spiega: “Le condizioni contrattuali, quando non si parla addirittura di lavoro a nero, non sono degne della nostra civilissima Firenze. Si parla di compensi da 5 euro all’ora, con turni e orari massacranti, senza nessuna tutela”.
“La cosa ancora più preoccupante è che stiamo parlando dei nostri giovani – continua Grassi – perché la percentuale di lavoratori in fase giovanile è preponderante nel settore. Non è possibile continuare in questo modo”.
“Per questi motivi faccio un appello a tutte le istituzioni. Firenze ha come perno centrale della sua economia – conclude Grassi – il turismo. Si faccia portatrice di iniziative per la tutela, il rispetto e la dignità del lavoro”.
Pubblicato lunedì, 30 Ottobre 2017 alle 17:37