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Grassi: “Rsa San Silvestro, tempi di consegna dei pasti non rispettati. Asp Montedomini fa controlli a campione”

L’Assessora Funaro, a una mia domanda di attualità sul rispetto dei tempi di consegna dei pasti all’RSA San Silvestro, risponde che la ASP Montedomini effettua controlli a campione, che i mezzi usati dalla ditta in appalto OEA sono due, che le bolle di consegna vengono quotidianamente vidimate e che per il controllo dei pasti si usano sistemi isotermici per il controllo della temperatura.

La risposta non soddisfa e non scioglie affatto i problemi rilevati: i controlli a campione non garantiscono che il servizio sia fatto ogni giorno correttamente come invece è stato dimostrato da una verifica fatta da Stampatoscana: i pasti partono alle 17,00, con un solo mezzo, da Via dei Malcontenti e giungono, prima all’RSA Principe Abameleck, al Galluzzo, e successivamente alla RSA San Silvestro, in Borgo Pinti, impiegando 1 ora e 15 minuti, tempo ben lontano dai 30 minuti massimi previsti nel capitolato dal confezionamento alla consegna.

La misurazione della temperatura non è di per sé garanzia del mantenimento delle condizioni ottimali dei pasti, soprattutto della pasta, se passa tanto tempo.

Il 15 giugno vi sarà il primo appello contro il licenziamento di Olivia e Christian, licenziati per aver omesso di registrare la mancata somministrazione agli ospiti della pasta giunta a destinazione scotta e in condizioni immangiabili e con ulteriori 30 minuti di ritardo oltre all’ora e 15 minuti dovuti al lungo tragitto.

Tante sono le inadempienze che ci sono state segnalate: oltre alla consegna dei pasti, stipendi sempre in ritardo, orari di lavoro che cambiano da un giorno all’altro senza programmazione, unità di personale in meno rispetto a quanto previsto dal capitolato: un danno per gli assistiti e per il Comune, una violazione per i diritti dei lavoratori.

ASP Montedomini ha detto che intensificherà i monitoraggi e ci auguriamo che lo faccia davvero e, se le verifiche registrate certificheranno le inadempienze, auspichiamo che vengano applicate le opportune sanzioni per il non rispetto del capitolato d’appalto. Vi sono già state ripercussioni negative su Olivia e Christian, i due lavoratori licenziati, e ricadute soprattutto sulla cura e sull’accudimento che la RSA deve garantire agli ospiti, anche non autosufficienti, presenti nella struttura.

Perché è anzitutto il rispetto delle persone, lavoratori e assistiti, che esigiamo, al di là di ogni questione formale che direzioni e assessorato possano sollevare in merito.

Pubblicato martedì, 7 Giugno 2016 alle 9:28