Questo è il miglior modo per non realizzare la tramvia. Né ora, né mai.

Tramvia, Grassi: “Ritardi che mettono in dubbio la capacità delle ditte e del Comune di saper gestire la realizzazione delle due linee.”

Dovevamo imparare dagli errori della linea 1, non copiare gli sbagli!
 

Ritardi, cattiva gestione dei tempi di cantierizzazione e disorganizzazione. Queste le tre cose che saltano subito all’occhio da quando sono iniziati i lavori per la realizzazione delle nuove linee della tramvia. “Sono passati solo pochi mesi e già è stato accumulato un ritardo di tre mesi sulla tabella di marcia – denuncia il capogruppo di Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi – non possiamo che trarre un giudizio molto negativo. Si tratta di incapacità di gestire i cantieri da parte del Comune? O delle ditte che stanno eseguendo i lavori?”

“Nessuno si sarebbe mai immaginato che i lavori cominciassero nella completa disorganizzazione – continua Grassi – e pare che potessero andar meglio sulla linea 3 che sulla 2. Questo dice molto sulle difficoltà, che dopo 5 anni di blocco imposto dall’amministrazione Renzi, la città dovrà subire per poter vedere realizzata l’opera tramviaria. Non solo i disastri accaduti nella realizzazione della linea 1 dovevamo rappresentare tutto ciò che non sarebbe dovuto accadere, ma si vede che non se ne è fatto tesoro per evitare che si ripetessero”.

Ritardi nelle lavorazioni e negli approvvigionamenti dei materiali, cantieri fantasma, deserti per settimane e settimane, senza neppure un lavoratore, cantieri invasivi quando potevano essere scelte soluzioni meno impattanti sul traffico, mancata comunicazione e non rispetto dell’avvio e conclusione dei cantieri sono una ricetta esplosiva per Firenze e i fiorentini”.

Pubblicato lunedì, 1 Dicembre 2014 alle 17:04