Queste le dichiarazioni dei capigruppo Tommaso Grassi (Firenze riparte a sinistra) e Silvia Noferi (M5S)
“Da luglio scorso abbiamo richiesto ufficialmente in maniera distinta tra i due gruppi per avere la copia del contratto di ACEA 2.0, il nuovo sistema informatico che gestirà dati, pratiche e interventi della società Publiacqua e che vede un costo a carico della società tra i 6 e i 7 milioni di euro che peseranno sulle bollette della cittadinanza fiorentina. Proprio in questi giorni parte il nuovo sistema aziendale, ma ci è stato impossibile avere i documenti per mille cavilli posti dagli uffici fino all’ultimo pretesto: la lettera ad Acea che dovrebbe autorizzare la consegna dei documenti a Consiglieri che rappresentano il Comune di Firenze. Da luglio ad oggi sarebbe stato possibile chiedere ad Acea senza perdere invano quattro mesi di tempo. Sarà ostruzionismo o è sola incapacità organizzativa?”.
“Ringraziamo gli uffici per aver comunque voluto spiegarci gli elementi salienti ma leggere i documenti è ben diverso che farseli raccontare: conoscendo quanti problemi siano stati creati dal WFM al personale non stiamo affatto sereni. Fino a quando non potremo constatare che non ci saranno problemi riguardo al patrimonio di dati e conoscenze che verranno riversate da Publiacqua sul sistema di Acea 2.0 riteniamo che ci sia ben poco da stare sereni. Abbiamo comunque deciso di aspettare i tempi per la risposta da parte di ACEA, che se non positiva sarebbe molto grave in quanto minerebbe i rapporti tra soci: trascorsi quindi i 30 giorni dalla lettera di Publiacqua ai contro interessati pretenderemo di avere le copie”.
Pubblicato giovedì, 17 Novembre 2016 alle 14:45