Pride, Grassi: “L’assessora Concia smentisce e si arrampica sugli specchi”

“Non è nostra la colpa se il Pd non è d’accordo con lei e ha rifiutato di discutere una mozione sulla legge bloccata al Senato”

“L’assessora Concia ieri ha smentito le sue parole rilasciate a una testata giornalistica. Non ci attribuisca la responsabilità della brutta figura che ha fatto. Se nel Pd non sono concordi con lei, ci dispiace ma non è certo una nostra responsabilità”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, replica alla nota stampa dell’assessora. E spiega: “Ci chiede più impegno in Consiglio comunale per far approvare una legge nazionale contro l’omofobia e la transfobia. Il testo passato alla Camera non garantisce la pena per chi discrimina e istiga alla violenza perché esclude chi assume tali atteggiamenti in associazioni o gruppi: vorremmo più della legge approvata alla Camera ma sicuramente non accettiamo che dal 2013 la discussione sulla legge abbia subito uno stop. Bene, noi ci saremo e la sosterremo. Non si preoccupi, siamo sempre stati dalla parte dei diritti, forse dovrà chiarirsi con il suo stesso partito che ieri ha rifiutato di discutere una nostra mozione proprio su questo tema”.
“E’ il Pd infatti che ha rifiutato una nostra proposta di discussione sull’argomento nella seduta di ieri a pochi giorni dalla giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia – continua Grassi –; questo per far chiarezza. Abbiamo sempre richiesto il patrocinio e la presenza del gonfalone di Firenze al Pride e sono due anni che l’unica risposta che abbiamo avuto è stata solo un secco no”.
“Capiamo la difficoltà dell’assessora Concia, che di fronte a questa situazione, sta cercando di salvare la faccia. Ma ci dispiace – conclude il capogruppo – che lo faccia attaccando proprio noi che siamo sempre stati concordi sulla sua posizione in merito”.

Pubblicato martedì, 23 Maggio 2017 alle 11:35