“Il Comune di Firenze svende Palazzo Gerini. Il nostro voto non può essere che contrario. Non possiamo regalare il nostro patrimonio pubblico”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, dichiara durante la seduta odierna del Consiglio comunale. E spiega “Non solo la valutazione dell’immobile è ridicola. Il prezzo di 5milioni di euro è calcolato con una riduzione perché affittato per altri 8 anni e per vincoli urbanistici presenti. Infatti nella delibera, a causa di un presunto vincolo di destinazione pubblica sull’edificio, il prezzo verrà ribassato di un ulteriore 20%. Si tratta di sottrarre al prezzo e al valore reale di una cifra intorno a 1,5milioni di euro”.
“Vorrei ricordare al Pd – continua Grassi – che nel regolamento urbanistico, che è stato approvato non molto tempo fa, per gli edifici superiori ai 2000 metri quadri a destinazione di servizio collettivo, il vincolo pubblico può decadere in automatico, non appena il servizio pubblico venga dismesso. E allora smettiamola di prenderci in giro”. Il consigliere Grassi conclude: “L’ennesima prova che questa amministrazione non sa come fare a chiudere il bilancio e l’unica cosa da fare è quella di rivolgersi a Cassa depositi e prestiti. Abbiamo scoperto oggi che è diventata la società del mutuo soccorso dei Comuni in difficoltà. Peccato che in questo caso si stia parlando di immobili pubblici”.
Pubblicato mercoledì, 16 Dicembre 2015 alle 15:35