“Un nuovo anno scolastico che è cominciato tra le polemiche. Obbligo vaccinale in primis. Per fortuna nessuno a Firenze è rimasto fuori dalle scuole. Ne siamo sollevati, ma le procedure per adempiere agli obblighi di legge hanno creato non pochi disagi”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, insieme alla Consigliera Donella Verdi e il Consigliere Giacomo Trombi, si inseriscono nel dibattito dopo la comunicazione dell’assessora Giachi. E spiegano: “Per questo abbiamo depositato una mozione perché anche il Comune possa confrontarsi e prendere una posizione sulla legge sui vaccini, rispettando le diverse opinioni, le criticità emerse nelle procedure e nelle modalità attuative ma riconoscendo il ruolo che per gran parte della popolazione questi rivestono nella prevenzione delle malattie. La legge nazionale è sbagliata, perché impone un obbligo, rinuncia alla informazione e trasforma il consenso informato in un obbligo poco consapevole, allontanando le istituzioni dalla cittadinanza”.
“Il problema in questo caso – continua il gruppo consiliare – si è manifestato nella difficoltà di essere a conoscenza delle procedure e non solo, quindi con il nostro atto chiediamo anche all’assessorato all’istruzione di fare una campagna informativa capillare, visto che le risorse statali sono quasi pari a zero”.
“Tanti i dati che ci sono stati comunicati ieri – criticano Grassi, Trombi e Verdi – ma una su tutte è la notizia che dovrebbe far riflettere. Il dietrofront improvviso sul menù della mensa scolastica, che fino a qualche mese fa sembrava intoccabile per la maggioranza, e che dopo la bufera in città è stato cambiato. Non sarebbe stato meglio affrontare la situazione prima senza incaponirsi? Ma si sa, ormai a Firenze piace prima sbagliare e poi cambiare, in questo caso, i piatti in tavola”.
Pubblicato martedì, 19 Settembre 2017 alle 15:26