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Nuovi Cie, FraS: “Nardella non sa di cosa parla o fa confusione solo per i consensi”

Firenze riparte a sinistra presenta una mozione contro i Cpr a Firenze, in Toscana e in Italia.

“Difficile trovare differenze tra i vecchi Cie e il Ministro Minniti che vorrebbe in ogni regione un Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr).  Nardella ha deciso di muovere le acque anche in Toscana, dove il Ministero ancora non ha individuato l’area prescelta per la nuova costruzione, sollecitando una riunione al Presidente Rossi: ci pare più una trovata politica per evidenziare le distanze tra Pd e Mdp. Questo non ci conferma altro che la nostra posizione in alternativa del pd e la convinzione che una politica di sinistra, basata sull’accoglienza ma che non dimentica il rispetto delle regole sia incompatibile con le politiche del pd e del Governo Gentiloni: tocca al Presidente Rossi smettere di fare melina con dichiarazioni ambigue e insieme a Mdp dichiarare che la Toscana non è disposta ad ospitare alcun centro. Attendiamo una presa di posizione in questo senso altrimenti pur di governare localmente significherà che si è disposti a cedere sui contenuti.”

“Riguardo alle dichiarazioni di Nardella o non sa di cosa parla o fa confusione solo per raccogliere i consensi securitari sperando che il centro a Firenze non si realizzi mai per davvero. Parla del nuovo cpt come un centro solo per delinquenti, che già oggi indipendentemente dalla nazionalità o dalla cittadinanza dovrebbero finire nelle carceri, troppo spesso piene di chi è accusato solo di essere clandestino. Nel decreto c’è solo il riferimento che esclude di ospitare chi è ‘in condizioni di vulnerabilità’: curioso scoprire che per Nardella tutti che questo basti per definire il centro solo destinato ai delinquenti. Invece nell’atto governativo si parla di luoghi preferibilmente fuori dai centri urbani e vicino ad infrastrutture di trasporto da adibire a strutture che ospiteranno i migranti da rimandare in patria: stessi scopi e stessa logica dei CIE della destra razzista. L’accoglienza, per noi, non passa da centri di espulsione che hanno già evidenziato bene il loro fallimento come strumento di prevenzione e cura del fenomeno.”

“Ribadiamo la nostra ferma contrarietà all’apertura del CPR non perché abbiamo paura che venga aperto sul territorio fiorentino ma perché occorre valorizzare la gestione diffusa e dal basso tipica del nostro territorio, coinvolgendo tutti i Comuni anche quelli riluttanti che finora hanno chiuso le porte ai migranti, e piuttosto migliorare, organizzare meglio e controllare le attività di accoglienza anziché rimettere le lancette dell’orologio indietro nel tempo e tornare ad una risposta di puro contrasto repressivo dell’emergenza. Su queste linee guida depositeremo una mozione come gruppo in Consiglio comunale perché crediamo che si debba dibattere nel merito piuttosto che liquidare la vicenda con poche, confuse e sbagliate parole del sindaco Nardella. Alla giusta domanda di sicurezza della popolazione, non si può rispondere con le logiche criminalizzatrici del disagio sociale e del fenomeno migratorio figlie dei recenti decreti Minniti-Orlando, bisogna piuttosto puntare su maggiori interazioni tra diritti, bisogni, doveri, aspirazioni, irriducibilità delle storie individuali, socialità responsabile e convivenza pacifica a salvaguardia di ogni singolo cittadino, qualunque sia la sua origine. Le politiche securitarie sono state e sono tutt’oggi fallimentari: il reato di clandestinità, i centri di detenzione, i muri, i blocchi navali non hanno risolto i problemi, hanno solamente cercato di usare le migrazioni come merce elettorale per dare qualche segnale più o meno rassicurante all’opinione pubblica. Dopo il fallimento dell’orrore umano e morale dei CIE: il Pd e il Governo con la complicità delle Regioni e della destra vogliono moltiplicarlo ora in tutte le regioni.”

Pubblicato sabato, 12 Agosto 2017 alle 16:36