Mercafir e nuovo stadio, Grassi: “Impossibile procedere all’esproprio dei terreni di Unipol a Castello”

“La convenzione per l’area di Castello vieta l’esproprio dei terreni di Unipol. E Nardella pensa di avere mano libera scaricando sull’aeroporto i costi” Così attacca Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra in Palazzo Vecchio, dopo le dichiarazioni del sindaco apparse su alcuni quotidiani ieri. E rincara la dose specificando che “i 15 ettari necessari per la nuova sede del mercato ortofrutticolo lascerebbero posto allo stadio. Un piano perfetto nel quale nessun politico perderebbe la faccia. Salverebbe capra e cavoli come si suol dire. Nuovo stadio e Mercafir”.

Ma la vera domanda rimane quella legata alle risorse, perché fino a ora nessun finanziamento è previsto per questa soluzione. “Aeroporti Toscani non ha inserito un euro nel piano economico finanziario –continua Grassi – e allora gli espropri potrebbero ricadere nell’ottica dell’opera di interesse nazionale sulle casse dello Stato. La Fiorentina invece ha messo a bilancio 10 milioni di euro per pagare l’area nord della attuale Mercafir, che non basteranno per pagare nemmeno in parte il nuovo terreno”. Quindi difficile sarà con le risorse attuali costruire i nuovi padiglioni, L’unica cosa certa è che si rischierà “un doppio bagno di sangue per le casse dello Stato e del Comune”. Nella convezione del 2005 c’è inoltre scritto a chiare lettere che l’unico responsabile della mancata realizzazione del piano urbanistico previsto nell’area di Castello sarà il Comune di Firenze, che dovrà rimborsare in quota parte il mancato lucro. “Pretendiamo che questa vicenda sia seguita e gestita con serietà – conclude Grassi – e competenza senza farsi prendere da strategie apparentemente indolori”.

Pubblicato venerdì, 23 Ottobre 2015 alle 10:38