Ipocrisia di Nardella, registro unioni civili non è riconoscere nozze all’estero

Matrimonio all’estero, Verdi, Grassi e Trombi: “Nardella fa finta di fare un passo in avanti” “Promuovere il registro delle unioni civili non è riconoscere i matrimoni all’estero”

“Il sindaco Nardella aggira la mozione per la trascrizione dei matrimoni contratti all’estero da coppie dello stesso sesso, con quella che secondo noi è solo una maggiore promozione del registro delle unioni civili già presente a Firenze dal 1998”. Così incalzano l’Amministrazione fiorentina i Consiglieri Verdi, Grassi e Trombi del gruppo Firenze a sinistra di palazzo Vecchio.E ribadiscono che “Se non avessimo presentato noi la mozione lo scorso 13 ottobre non si sarebbe mosso proprio niente. E anche ora si disattende il voto a larga maggioranza del Consiglio comunale, infatti, i matrimoni dello stesso sesso contratti all’ estero non verranno registrati all’anagrafe, così come chiedeva la mozione”.

“Questa promozione poteva già essere fatto da tempo – continuano i Consiglieri – sarebbe potuto diventare uno strumento utile per tutte le convivenze. E non è da sottovalutare, che la nota apparsa sul settimanale dei vescovi “Toscana Oggi”, sia una inaccettabile ingerenza sulla laicità delle nostre istituzioni e nello specifico di quella fiorentina. I diritti civili rappresentano un bisogno reale dei cittadini e delle cittadine e quindi è compito delle istituzioni renderli disponibili. Senza dimenticare che anche il pluralismo, la cui tutela e’ affidata al governo pubblico delle collettività, deve essere libero da ingerenze religiose. Le istituzioni devono tutelare i diritti, la libertà e la dignità di tutti e di tutte, indipendentemente dal credo religioso o dall’orientamento sessuale”.

Pubblicato lunedì, 9 Febbraio 2015 alle 15:59