Maggio, Scaletti (La Firenze Viva) e Trombi (Firenze Riparte a sinistra): “Chi tace acconsente. Dà di fatto fiducia a Bianchi”

“Ancora oggi l’Amministrazione comunale si ostina a difendere il sovrintendente Bianchi. E dunque tutti i nostri interrogativi hanno almeno una risposta: il Sindaco Nardella condivide l’operato nei toni e nei contenuti del Sovrintendente. Condivide l’atteggiamento verso Vacchi non dissociandosi mai neanche dall’irriverenza del sovrintendente (che è sintomo della manifesta inadeguatezza di Bianchi a ricoprire quel ruolo). Condivide gli aumenti di stipendio come nel caso di Triola, in un momento di così gravi difficoltà economiche, condivide l’ipotesi della vendita del Goldoni, condivide la chiusura del corpo di ballo, condivide l’atteggiamento del sovrintendente verso il Maestro Mehta, condivide il progressivo declassamento del teatro nel panorama nazionale, il fallimento del reperimento di risorse private, condivide l’atteggiamento tracotante e assolutamente non trasparente nei confronti del Consiglio Comunale di Firenze, e l’atteggiamento verso i lavoratori del Maggio stesso, atteggiamento degno di un manager di una finanziaria con sede alle Cayman. Insomma, il Sindaco Nardella evidentemente, non curante delle proteste della città, degli orchestrali, dei ballerini, delle personalità del mondo della cultura, nazionali ed internazionali, dei dipendenti del maggio, dei ricorsi tutti vinti da parte dei dipendenti passati ad Ales, è d’accordo con Bianchi. Ed è una notizia. Terribile, ma è una notizia.
Ci auguriamo che almeno il ministro Franceschini, con il quale sembra che il Sindaco dovrà concordare la strategia per il Maggio, abbia il buonsenso di considerare cruciale e imprescindibile da qualsiasi intervento volto a salvare il Maggio la rimozione di Bianchi da un ruolo che sempre più chiaramente non sa ricoprire”.

 

Pubblicato lunedì, 23 Maggio 2016 alle 17:57