Maggio Musicale, Grassi, Trombi e Verdi: “Operazioni top secret e licenziamenti con ricatto a scadenza”

“Stucchevole l’atteggiamento aziendalista e privatistico di Bianchi per un patrimonio pubblico”

“Anche stamani nel corso dell’audizione del Sovrintendente della Fondazione del Maggio musicale abbiamo avuto l’ennesima conferma della tracotanza e dell’atteggiamento arrogante del Dottor Francesco Bianchi. – affermano i Consiglieri comunali Grassi e Trombi insieme alla Consigliera Verdi del gruppo Firenze riparte a sinistra –. Nonostante la gravità dei rilievi del Commissario ministeriale Sole sui conti del 2015 della Fondazione con la richiesta di una revisione radicale del piano per gli anni futuri e di una maggiore condivisione con gli enti locali finanziatori, il Sovrintendente continua a considerare il Consiglio comunale una mandria di persone da prendere in giro e di cui prendersi gioco dall’alto della sua posizione, che pare sempre più solida e impossibile da mettere in discussione, persino dal Sindaco.”
“Il Sovrintendente ha parlato di una operazione sui debiti verso fornitori e artisti sulla quale, citando persino le sue frequentazioni con Cuccia, ha ritenuto di non dare alcuna informazione ritenendo diffondere indiscrezioni un ‘peccato mortale’. Al di là dell’infelicità della citazione (e del pensiero che esprime), il nostro invito a relazionare in commissione secretata è caduto nel vuoto, dunque ci sembra che manchi proprio la volontà di sottoporre al controllo degli eletti le operazioni che con disinvoltura Bianchi porta avanti con soldi pubblici e gestione privata. Poi riferendosi alla procedura di licenziamento con trasferimento ad Ales del personale reintegrato dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha dato torto alla Fondazione, non solo non ha spiegato come mai a fronte di 26 reintegri la procedura sia stata avviata per 28, ma ha precisato che fino al 31 gennaio il passaggio ad Ales sarà garantito se sarà trovato un accordo in sede sindacale, ma essendo la procedura stata avviata senza l’applicazione della Legge Bray/Franceschini, superato il termine unilateralmente indicato dalla Fondazione, si potrebbero aprire altre strade per licenziamenti senza paracadute. Davvero complimenti per chi si trova a gestire un patrimonio della collettività come dovrebbe essere la Fondazione del Maggio” aggiungono i consiglieri di opposizione.
“Abbiamo trovato assolutamente stucchevole l’atteggiamento del Sovrintendente Bianchi, aziendalista e guidato da una logica privatistica, quando invece viene applicato ad un patrimonio pubblico come è il Maggio Musicale: per ottenere efficienza e per agire con competenza non è obbligatorio riferirsi a logiche di mercato e di macelleria sociale sia nei modi che nel merito delle proprie azioni. Si ricordi il Sovrintendente che delle sue azioni deve risponderne ai soci, tra cui la cittadinanza fiorentina, e che il giudizio anche di legittimità delle proprie azioni non è affidato solo al mercato finanziario ma anche ad organi che valutano l’uso e l’appropriatezza del proprio agire nei confronti di soldi pubblici e di un patrimonio culturale e artistico che non può essere gestito come se fosse proprio” concludono Grassi, Trombi e Verdi.

Pubblicato martedì, 27 Dicembre 2016 alle 14:44