Fondazione Maggio, Firenze riparte a sinistra: “Nardella si dimetta da presidente” L’attacco: “Inopportunità e il conflitto d’interesse”

“La scelta di mantenere il tavolo di trattativa presso la Città Metropolitana, nonostante lo stesso Sindaco avesse rilevato un conflitto di interesse, in assenza di un quadro normativo chiaro non risolve il problema della legittimità di questi a trattare. Con la sovrapposizione di incarichi, il Sindaco si troverebbe nella condizione di colui che licenzia e contemporaneamente dovrebbe trovare una soluzione e potrebbe generare l’impugnazione dei licenziamenti da parte dei lavoratori proprio per illegittimità.”

“Dopo aver assistito al bieco tentativo di gettare discredito sui lavoratori e le lavoratrici, che legittimamente avevano annunciato e poi confermato lo sciopero di ieri in occasione della prima del Maggio, con quanto improbabili ‘appelli alla responsabilità’, adesso siamo noi che rivolgiamo un appello al Sindaco Nardella: si dimetta da Presidente della Fondazione oppure sposti il tavolo di trattativa al Ministero, altrimenti l’inopportunità e il conflitto d’interessi rimarrà integralmente. Se ieri abbiamo vissuto un legittimo sciopero dovuto anche alla mancanza di volontà di trovare una soluzione da parte della dirigenza della Fondazione domani, se non cambiano le cose, chiunque del personale licenziato potrebbe ricorrere contro un possibile accordo sindacale sottoscritto davanti alla Città metropolitana.”

“Siamo così convinti che sia nell’interesse della Città, della Fondazione, dei soci e soprattutto dei lavoratori e lavoratrici, abbonati, amanti del Maggio e di tutte e tutti gli spettatori avere una situazione del genere? Non basta avere già quattro giornate di sciopero annunciate dal personale tecnico, un piano di risanamento che viene tenuto nascosto in un cassetto, promesse che vengono sistematicamente smentite e disattese, una dirigenza incapace di gestire il Nuovo Teatro dell’Opera e la programmazione artistica, interi settori azzerati come MaggioDanza e altre attività su cui sarà interessante gettare un occhio per verificarne la compatibilità.”

“La verità è che vi è ancora estrema incertezza sulle condizioni lavorative dei 50 dipendenti che sono stati dichiarati in esubero e che col cambio della legge Bray stravolta da quella voluta, proprio, da Franceschini ha fatto saltare l’accordo già siglato all’inizio del 2014. Permangono ancora troppe incertezze e le questioni aperte restano ancora tutte. I lavoratori e le lavoratrici hanno già dimostrato negli anni un alto senso di responsabilità subendo riduzioni di salario e peggioramenti delle condizioni adottando forme di lotta diverse dallo sciopero, proprio per non compromettere il prestigio e ciò che rappresenta il Maggio per Firenze.”

“Ma l’unica informazione ricevuta è che gli esuberi sarebbero scesi a 42 per il prepensionamento di 8 unità lavorative. Per il resto tutti i nodi non sono ancora chiariti. Resta la completa incertezza del loro futuro una volta licenziati anche se fossero riassunti in Ales: garanzie sulle condizioni occupazionali, sui posti di lavoro, sulla continuità delle commesse ministeriali alla società che si rinnovano di anno in anno, non ci sono. E dovrebbero stare sereni i dipendenti della Fondazione? Per questo i lavoratori e le lavoratrici chiedono che si ritirino i licenziamenti e si riporti la trattativa a livello interministeriale con tutte le parti coinvolte e si diano garanzie concrete e non solo rassicurazioni verbali.”

“Adesso si sono levate voci autorevoli e tra queste quella di Paolo Fresco e si dà degli irresponsabili al Sindacato e ai lavoratori che dopo mesi e mesi di trattative infruttuose chiedono soltanto di addivenire a una giusta e degna soluzione che, era stata trovata ma che è stata stravolta proprio dall’Art Bonus di Franceschini e adesso ulteriormente peggiorata con l’entrata in vigore del jobs act. Ci chiediamo quindi: chi sono gli irresponsabili? I lavoratori o piuttosto una gestione dissennata del Maggio e proprio da quel Paolo Fresco che, di fronte alle difficoltà, ha abbandonato il Maggio con un buco di 30 milioni di euro?”

Pubblicato martedì, 28 Aprile 2015 alle 18:37