Maggio Musicale, Grassi “Felici per le dimissioni di Bianchi. Ma Nardella non continui a difenderlo”

“Ora vogliamo vedere tutti i documenti tenuti nascosti durante l’era dell’ex sovrintendente”

“Bianchi si è dimesso. Dopo quattro anni di licenziamenti, aver smantellato il corpo di ballo, mandato via le migliori maestranze ed essersi scontrato con i lavoratori e i sindacati. Un gran bel successo”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta le dimissioni del sovrintendente. E incalza: “Se ne va dicendo che l’opera di risanamento della Fondazione è avviata e che se ne può tornare alla sua professione. Ma il sindaco Nardella non continui a difenderlo”.
“E’ una chiara e netta sconfitta. A partire dal governo fino ad arrivare al Comune di Firenze. Non esistono altre parole per descrivere la situazione surreale che stiamo vivendo. In molte occasioni – continua Grassi – noi, con gli altri gruppi di opposizione, abbiamo chiesto documenti che riguardavano l’operato di Bianchi e mai ci è stato concesso quello che non è un privilegio ma un diritto dei consiglieri comunali. Siamo stati ignorati, offesi dal suo comportamento, dileggiati e con noi tutta Firenze”. Il capogruppo dell’opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio aggiunge: “Ha rilanciato l’immagine del Maggio? Non ci sembra. Ha sistemato i conti? Certo, si è licenziato tutti e ridotto così i costi, tranne quelli della dirigenza della Fondazione. E ora si apre una nuova fase, speriamo la più condivisa. Serve una guida esperta”. “Concordiamo con Nardella però su un punto, c’è bisogno di una più ampia discussione, anche in Consiglio comunale. E allora lo aspettiamo – conclude Grassi – per confrontarci ed essere d’aiuto per la Fondazione del Maggio Musicale fiorentino”.

Pubblicato lunedì, 27 Febbraio 2017 alle 17:10