Le biblioteche comunali sono una ricchezza come chi ci lavora da anni ogni giorno. Il Comune non accetti stipendi tagliati, e condizioni di lavoro ridotte.

Biblioteche, Grassi: “La cooperativa aggiudicatrice scarica il ribasso d’asta sui lavoratori”

“Non si garantiscono così le stesse condizioni occupazionali”


Gli effetti negativi del bando di appalto per le biblioteche fiorentine non si sono fatti attendere. Nessun accordo sindacale e condizioni di lavoro peggiorative che creano così un preoccupante precedente. “ Sul finire della precedente legislatura lo avevamo già detto  – interviene  il consigliere comunale Tommaso Grassi, capogruppo di “Firenze riparte a Sinistra con Sinistra Ecologia e Libertà, Firenze a Sinistra e Rifondazione comunista”– un bando di gara senza CCNL di riferimento e senza alcuna clausola sociale. Tutti  presupposti per un appalto disastroso per il servizio di gestione delle biblioteche e per i lavoratori. Adesso siamo all’epilogo e nonostante dalla maggioranza si alzi il grido ‘poteva andare peggio’, non possiamo in alcun modo ritenerci soddisfatti di come si sta concludendo la vicenda”.

“La cooperativa aggiudicatrice, nonchè unica partecipante alla gara d’appalto, ha applicato un ribasso d’asta dell’11,2 % – afferma Grassi – e ha deciso di scaricarlo su lavoratori e lavoratrici. Nessun sindacato ha sottoscritto l’accordo proposto dalla cooperativa e bypassando ogni mediazione , in virtù di ricatti più o meno espliciti di licenziamento, si è proceduto a proporre un licenziamento volontario e una nuova riassunzione con peggiori condizioni”. 

” Si è così chiesto ai singoli dipendenti di licenziarsi così perdendo le vecchie condizioni contrattuali – continua il capogruppo – con in cambio un nuovo contratto con garanzie ridotte, una minor retribuzione e facendo ripartire l’anzianità e i permessi da zero. E’ un preoccupante precedente. La distruzione del sistema occupazionale degli appalti è così segnato da una nuova tappa, il privato sociale impone le proprie condizioni in deroga ad ogni trattativa sindacale. Il tutto  è aggravato dall’incapacità di reagire e di garantire un rispetto minimo da parte dell’Amministrazione”.

“Proprio oggi la Commissione – conclude il consigliere Grassi –  incontrerà la cooperativa aggiudicatrice,  ma il mantra che già ci sentiamo ripetere dal PD è che in tanti lavoratori già hanno firmato il nuovo contratto. Come è possibile rifugiarsi dietro una evidente situazione in cui pur di lavorare uomini e donne sono stati disposti ad accettare una procedura oltre i limiti della decenza umana e della regolarità?”

Pubblicato venerdì, 25 Luglio 2014 alle 11:53