La mia Politica per i nostri diritti

Non è un errore di stampa. La P di politica è maiuscola perché dopo anni nelle istituzioni cittadine, poi nel mio lavoro in un piccolo Comune distante da Firenze, mi sono convinto che oltre alle idee, anche i modi e l’impegno al servizio della collettività contano molto. Si può fare politica rappresentando i propri elettori e parte politica, oppure interrogandosi su quale sia, coerente ai propri valori, la miglior soluzione per la cittadinanza.
Politica per me significa dimostrare che i politici non sono ‘la casta’ attaccata ai propri privilegi o sondaggi, ma l’azione costante di chi si mette a disposizione, per un pezzo della propria vita, della propria comunità. Perciò nello slogan ho legato alla mia Politica l’obiettivo dei nostri diritti, nessuna o nessuno escluso.
Il mio programma, se sarò eletto, verrà quotidianamente praticato nelle stanze della Regione e nelle vie e piazze delle città come delle piccole comunità montane o isolane, ponendo al centro i diritti di tutte e tutti noi.
Non pretendo né che sia l’unica né la migliore, ma ti chiedo di leggere La mia Politica per i nostri diritti prima di recarti al seggio e di contattarmi per qualsiasi domanda.
 

La mia politica per il nostro diritto del lavoro

La Regione deve essere collettore e gestore delle crisi aziendali, in incremento nel post covid, ma anche migliore e più controllore del passato sui furbetti che licenzieranno dopo aver usufruito degli ammortizzatori sociali.
Incrementare il fondo regionale per la Cassa Integrazione nei casi di crisi aziendali non coperte dai fondi nazionali.
Legge sulle nuove professioni con tutele che oggi non ci sono, dai riders ai lavori digitali. Occuparsi di lavoro significa anche dare risposte ai propri dipendenti e a coloro che sono assunti negli appalti: diritti e condizioni occupazionali oltre a retribuzioni dignitose, sono il minimo.
 

La mia politica per i nostri diritti socio-sanitari

Vogliamo rimettere in piedi davvero i servizi socio-sanitari integrati su tutto il territorio, i diritti delle donne, l’educazione alla sessualità, la medicina di genere. Per un welfare che non solo blocchi le privatizzazioni in corso, ma riaffermi la responsabilità pubblica.
Rendere sia effettiva l’applicazione della legge 194 in tutti i suoi aspetti che realizzabile la somministrazione della IVG farmacologica nei consultori, attraverso la loro diffusione e pieno funzionamento: diritti essenziali per tutta la cittadinanza, da troppi anni rimasti spesso solo belle parole.
Servizi integrati socio-sanitari rafforzati sul territorio significa massima qualità ed efficienza in quelli gestiti direttamente dal pubblico, più controlli penali e maggiori standard in quelli del privato convenzionato. Basta soldi ai privati e basta tagli al pubblico.
Nuove Case della Salute con gestione pubblica di servizi e di diagnostica di base, tramite nuove assunzioni e coinvolgimento dei medici di Medicina Generale. Semplificazione e maggiori controlli sull’approvvigionamento di farmaci, beni mobili, apparecchi medici e servizi socio-sanitari. Sostegno alle realtà delle discipline bio-naturali e alla medicina non convenzionale, integrativa e non sostitutiva.
Rendere stabili i finanziamenti per la Vita Indipendente, azzerando le liste d’attesa, per sostenere l’autonomia dei disabili, senza l’obbligo di percorsi standardizzati o ricoveri in strutture.
Un piano straordinario per affrontare l’invecchiamento della popolazione e aiutare le famiglie con anziani non autosufficienti, senza che il ricovero nelle RSA sia l’unica soluzione offerta.
Lotta al gioco d’azzardo incentivando le dismissioni e inasprendo della tassazione e limitando le nuove aperture.
 

La mia politica per i nostri diritti civili

La Regione sarà in prima fila nella lotta alle discriminazioni, tramite azioni politiche ed educativo culturali.
UGUAGLIANZA DI GENERE. Progetto politico unico integrato per la parità di genere. Contrasto alla violenza di genere: finanziamento e valorizzazione dei Centri Antiviolenza, reddito di libertà per le donne vittime di violenza. Occupazione femminile: politiche occupazionali, potenziamento degli strumenti di conciliazione vita-lavoro. Nella politica: parità di genere (50%) nelle cariche e istituzione del “bilancio di genere”.
DIRITTI DELLE PERSONE LGBTQI+. Finanziamento stabile del consultorio per le persone transgender e transessuali “Transgenere” di Torre del Lago. Progetti di supporto abitativo e occupazionale delle persone discriminate nei contesti familiari e lavorativi. Piena attuazione della legge regionale contro le discriminazioni (63/2004).
 

La mia politica per il nostro diritto ad una pianificazione sostenibile e condivisa con il territorio

NO all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola: SÌ che l’aeroporto toscano sia quello di Pisa. NO all’inceneritore di Case Passerini, neppure accettiamo un mega progetto a Livorno sotto mentite spoglie. SÌ alla Strategia Rifiuti Zero, all’economia nata dalle buone pratiche ambientali e ad impianti per riciclaggio e recupero dei rifiuti per nuovi usi.
Stop alle grandi opere inutili e dannose. Salvaguardia dal rischio sismico e idrogeologico, coinvolgendo le comunità locali e i territori.
Modifica della Legge regionale sul turismo: NO ad equiparare le abitazioni private alle strutture ricettive extralberghiere. Affitti online: semplificazione per chi sostiene il proprio reddito, controlli su abusivi e tassazione progressiva sui grandi operatori.
Revisione della Legge sull’abitare per rispondere all’emergenza abitativa in modo adeguato in base alle esigenze territoriali senza criminalizzare e penalizzare la povertà e lo stato di difficoltà. Criteri per aiutare e non per danneggiare.
 

La mia politica per il nostro diritto ambientale

Nel 2030 la Toscana dovrà produrre almeno il 50% di energia da fonti rinnovabili, superando imperdonabili ritardi verso l’obiettivo emissioni CO2 zero. Grandi investimenti per la riconversione ecologica e circolare delle filiere industriali, dei trasporti, degli edifici, puntando sull’efficienza energetica al 100%. Promozione di un Green New Deal regionale con sostegno a progetti e brevetti innovativi capaci di creare nuova occupazione. Abbiamo bisogno di una politica che difenda davvero i diritti ambientali, di una Regione che aiuti i Comuni con fondi per interventi strutturali di riduzione degli inquinanti e per realizzare infrastrutture di mobilità elementare per cittadini e turisti: piste ciclabili, ciclovie e marciapiedi. Sportelli per informare e supportare il ricorso di famiglie e aziende al superbonus e alla creazione di comunità energetiche. Reddito energetico come strumento di lotta alla povertà.
 

La mia politica per i nostri diritti in agricoltura

NO OGM. Occuparsi davvero della montagna e delle campagne, scongiurando l’abbandono progressivo dei boschi e dei campi. Favorire il turismo anche in zone a bassa densità come fonte di lavoro sostenibile ed ecologicamente intelligente. Incentivi economici alle famiglie che decidono di ripopolare comunità a forte contrazione.
Servono piani regionali sulle imprese agricole più chiari e semplici, trasformando i criteri in parametri qualitativi, dal biologico a quella a filiera corta e che non usino trattamenti chimici. Vogliamo norme che non favoriscano soggetti economici già forti ma che sostangano davvero le nuove aziende di giovani e/o donne.
Legge che tuteli le produzioni locali difendendole da concorrenza sleale e dagli effetti dei cambiamenti climatici, che riformi il tema del vivaismo in ottica sostenibile e che vieti l’uso di sostanze nocive,come il glifosato.
 

La mia politica per i (nostri) diritti degli animali

No alla caccia. Basta deroghe permanenti. Serve una legge per i diritti degli animali a livello regionale. Metodi non cruenti per tutelare le aree coltivate e allontanare gli animali selvatici dai contesti urbani. Azzeramento di qualsiasi contributo per circhi e manifestazioni che sfruttano gli animali.
Difesa delle risorse del mare, combattendo l’inquinamento e la pesca eccessiva e incontrollata.
 

La mia politica per i nostri diritti dell’infanzia, dell’istruzione e dell’Università

Invertire la tendenza, riducendo i bonus per l’acquisto di posti asilo nelle strutture private attraverso un piano di costruzione e gestione degli asili da parte dei Comuni.
Fondi regionali da destinare al cofinanziamento per i Comuni (spesso con scarse risorse proprie da investire) per ottenere fondi statali ed europei per messa in sicurezza e nuova realizzazione di plessi scolastici.
La scuola che vorrei è quella che sa cambiare all’interno e non cerca solo di apparire. Che sappia valorizzare le diversità e far crescere una generazione non lasciando nessuna e nessuno indietro.
Finanziamenti adeguati per tutte le Università, e maggiori servizi e risorse per il diritto alla studio integrando i fondi dell’ARDSU con quelli regionali.
Politiche su affitti e trasporti per gli studenti fuori sede nelle Città universitarie e agevolazioni estese anche agli istituti equiparati. Monitoraggio degli effetti sul mondo universitario della sospensione delle attività accademiche in presenza.
 

La mia politica per i nostri diritti di Cultura e di Sapere

La cultura come ambito strategico di investimento pubblico a garanzia dell’autonomia e del pluralismo culturale, dell’indipendenza produttiva e distributiva. Intervento della Regione a sostegno delle istituzioni culturali sul territorio con sforzi per la messa in rete delle attività, con il coinvolgimento delle realtà locali. Non nuovi carrozzoni ma far emergere la creatività artistica e culturale, non solo sopravvivenza ma anche crescita con un pubblico rinnovato, nella comune costruzione di nuove programmazioni e nuove attività.
Impegnarsi affinché il Maggio Musicale torni a produrre cultura di qualità e non fallisca per le pessime gestioni del passato.
Promuovere la diversità delle espressioni artistiche, culturali e linguistiche. Proteggere dalle privatizzazioni e dal degrado i beni pubblici di valore culturale. Tutelare la professionalità delle guide turistiche delle città d’arte rispetto alla deregulation in atto.
 

La mia politica per il nostro diritto ad una Regione toscana che funzioni e che sappia contare

Abolire agenzie ed enti inutili riorganizzando non su base territoriale ma per competenze, rendendo più semplice a Comuni ed Enti e privati accedere alle informazioni, ai finanziamenti, sburocratizzare la fase gestionale senza rinunciare a controlli puntuali nel merito non basati solo sulle ‘carte’.
Rifinanziare i percorsi di partecipazione territoriale rendendoli luogo di vera discussione e decisione.
Assumere un ruolo decisivo nella programmazione e nella spesa dei fondi europei del Recovery fund, diventando portavoce dei territori e delle comunità. Le risorse non dovranno essere sperperate o rimanere inutilizzate. Criteri di ripartizione basati sui bisogni e non su parametri rigidi.
Ogni Legge nazionale condivisibile che sia un passo avanti sia supportata da iniziative interregionali: legge contro l’omotransfobia, legalizzazione della cannabis, sullo ius soli, sul fine vita sono battaglie e priorità comuni.
 

La mia politica per i nostri diritti dei Beni Comuni

Impedire i processi privatizzazione, inquinamento, sfruttamento delle risorse naturali, ed all’opposto difendere ed estendere i beni comuni.
Legge sui Beni Comuni da scrivere insieme alle realtà presenti sui territori che hanno lottato per la difesa dei Beni Pubblici.
Legge per l’acqua pubblica: fuori i privati subito e stop alle società assoggettate alle logiche di mercato.
 

La mia politica per i nostri diritti di giustizia e di legalità

Prestare attenzione alle condizioni dei carceri toscani, a partire da Sollicciano, che hanno bisogno di interventi strutturali e di veder rafforzata la funzione educativa e garantita l’assistenza sanitaria. Abbiamo anche bisogno di una Toscana più etica, pulita dai soldi sporchi. Tenere fuori da appalti e dal territorio le mafie di tutto il mondo prevenendo e combattendo le possibili complicità di politici, imprenditori, professionisti.
 

La mia politica per i nostri diritti di Pace e dialogo tra i Popoli

Una Toscana capace di guardare al futuro, all’Europa, al Mondo, nell’ottica di impegnarsi a ridurre i conflitti e contro la Guerra, a partire dalla smilitarizzazione delle basi americane e NATO sul proprio territorio.