Intrecci Firenze Parcheggi-Fondazione Open, Grassi: “Troppe ombre su incarichi e legami con Renzi” La denuncia: “Nessuno dubita che le prestazioni professionali siano di gradimento del Governo: i nominati sono tutti nelle fondazioni della Leopolda”

Intrecci Firenze Parcheggi-Fondazione Open,
Grassi: “Troppe ombre su incarichi e legami con Renzi”
La denuncia: “Nessuno dubita che le prestazioni professionali siano di gradimento del Governo:
i nominati sono tutti nelle fondazioni della Leopolda”

Tre incarichi assegnati dalla società partecipata del Comune, Firenze Parcheggi, che hanno “più di qualche ombra”. Parola di Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra con Fas, Sel e Prc, che sottolinea la singolarità della nomina di “Alberto Bianchi, avvocato e presidente della Fondazione Open di Renzi, recentemente messo nel consiglio dell’Enel, che nel solo 2014 ha ricevuto consulenze legali da Firenze Parcheggi per quasi 22mila euro”. “Poi – continua Grassi sempre a proposito di Firenze Parcheggi – il contratto per consulenza in natura fiscale e amministrativa per l’intero 2014 per 24.000 euro a Marco Fazzini, che nella stessa Firenze Parcheggi ricopre la carica di vicepresidente della società, gettando seri dubbi sulla legittimità del suo incarico. Infine l’incarico di consulenza per amministrazione del personale per altri 24mila euro annuali affidato da Firenze Parcheggi a Moreno Panchetti. Panchetti è ex presidente della partecipata del Comune Sas, e sedeva in un Consiglio d’amministrazione con lo stesso Bevilacqua, presidente di Firenze Parcheggi. Se si pensa che solo qualche mese fa era Amministratore delegato della Firenze Parcheggi l’amico e fundraiser Marco Carrai, ecco che il cerchio magico trova il suo compimento”.
“Avevamo chiesto All’amministrazione – continua Grassi – se ci fossero casi di omonimia. Questo, prima di rendere noti i fatti all’opinione pubblica. Ma l’unica risposta arrivata è che ci potevamo informare anziché fare interrogazioni. E che gli incarichi a Panchetti, Fazzini e Bianchi risalivano, rispettivamente, al 1998, 2010 e 2010. Risposta smentita dagli atti stessi pubblicati dal sito della società comunale partecipata e che per esempio parlano di consulenza per singole forniture a Bianchi e di un incarico che compare nel 2014 ma non nel 2013 a Fazzini confermando che si tratta di un nuovo incarico”.
“Ma – spiega infine Grassi – la risposta dell’assessore Gianassi, che ci ha lasciati interdetti, è che l’Amministrazione è soddisfatta delle ‘ottime prestazioni dei tre consulenti’. Certo, nessuno di noi dubita che le prestazioni professionali siano di gradimento del Governo cittadino, presente e passato. Infatti possiamo constatare solo che sia Bianchi che Fazzini ricoprono le cariche rispettivamente di presidente e revisore dei conti nella fondazione Open che ha organizzato anche la Leopolda dell’ultimo fine settimana”.
Azioni e nomine che, secondo Grassi, lasciano molti dubbi sulla loro legittimità. “Vogliamo sottolineare – conclude infatti –  come evidenziato anche da “La Gabbia” di ieri, passando per gli articoli su “Il Fatto Quotidiano” e “L’Espresso”, che si tratta sempre dello stesso ‘modus operandi’ dell’ex sindaco Renzi: si nominano amici e sostenitori, si dispensano cariche nelle partecipare del Comune e si danno ruoli a livello nazionale, così come nelle società e fondazioni a lui legate. Per questo siamo sempre più convinti che col Governo Renzi serva molto più conoscere qualcuno che avere competenze, alla faccia dei tanti slogan a favore della meritocrazia”.

Pubblicato lunedì, 27 Ottobre 2014 alle 18:14