Il sindaco Nardella dichiara che non firmerà l’atto di trascrizione dei matrimoni contratti all’esterno

L’appello di Grassi, Verdi e Trombi: “Nardella ripensaci e firma l’atto”

“Trascrizioni matrimoni gay all’estero: la migliore spinta per una legge in Italia”


Sorpresi, indignati e determinati. Si presentano così i consiglieri del gruppo Firenze riparte a Sinistra con Sel, FaS e Prc che chiedono a gran voce al sindaco di Firenze Dario Nardella di “firmare presto l’atto per la trascrizione dei matrimoni gay contratti all’estero” approvato in Commissione a Palazzo Vecchio.

Per i consiglieri sarebbe questa la migliore spinta per una legge in Italia sui diritti civili. E Firenze potrebbe essere capofila di una battaglia di dignità da troppo tempo rinviata a data da destinarsi.

“Siamo sinceramente sorpresi dell’atteggiamento ambiguo e titubante del sindaco e della sua Giunta – esordiscono il capogruppo Tommaso Grassi con i consiglieri Giacomo Trombi e Donella Verdi – anche per l’assenza da parte del Pd di una linea politica chiara”. “Si presentano in Commissione – spiegano i consiglieri di opposizione – dicendo che il gruppo Pd si è riunito e si dichiara d’accordo con la proposta che abbiamo fatto per la trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contatti all’estero, salvo poi dividersi in maniera imbarazzante tra voti a favore, astensioni e voti contrari”. Ma c’è di più. “Una volta approvato l’atto nelle due Commissioni – affermano Grassi, Trombi e Verdi – è partita una gara a delegittimare e sminuire la portata politica dell’atto appena discusso: chi non vedeva alcun beneficio concreto, chi rivendicava la necessità di una legge nazionale prima di qualsiasi azione. Fino ad arrivare alle dichiarazioni di stamani di Nardella che ammette l’intenzione di non firmare l’atto di indirizzo agli uffici. Atto che avrebbe consentito, appunto, la trascrizione come da noi richiesto”.

“Vogliamo una legge nazionale che porti l’Italia al pari delle grandi nazioni europee nel campo del riconoscimento dei diritti civili – concludono i consiglieri di Firenze riparte a Sinistra – così da avere una legge che preveda il matrimonio anche tra persone dello stesso sesso. Non vogliamo che ci si ama sia costretto a trovare legittimazione della propria unione fuori dall’Italia. Permettere le trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero è la migliore spinta per una legge in Italia: ne siamo profondamente convinti e quindi chiediamo a Nardella di ripensaci. Ripensaci e firma l’atto di indirizzo agli uffici il prima possibile”.

Pubblicato venerdì, 3 Ottobre 2014 alle 11:53