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Il biglietto tramite SMS costerà 1,5 euro e costerà più di quello di carta: solo a Firenze.

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ATAF, Tommaso Grassi, Donella Verdi, Giacomo Trombi del Gruppo “Firenze Riparte a Sinistra con Sinistra Ecologia Libertà, Firenze a Sinistra, Rifondazione Comunista: “Aumento del biglietto via sms frena innovazione e lotta all’evasione. La Giunta intervenga presso l’azienda”

“Lunedì in Consiglio comunale chiederemo un intervento deciso contro l’ennesimo balzello ai danno dei cittadini”

“La scelta di aumentare del 25% il prezzo del biglietto ATAF acquistato via sms è profondamente sbagliata e dannosa per i cittadini che hanno potuto usufruire di questo servizio innovativo. L’amministrazione dica che cosa intende fare, se accettare una decisione ingiustificata anche economicamente oppure far sentire la sua voce affinché non si debba rinunciare ad una innovazione che ha riscosso un successo crescente tra i cittadini”. Lo affermano i consiglieri comunali Tommaso Grassi, Donella Verdi, Giacomo Trombi del Gruppo annunciando l’intenzione di porre lunedì, durante la seduta del consiglio comunale, una domanda d’attualità sul tema all’assessore Giorgetti. “Poter acquistare elettronicamente il proprio titolo di viaggio senza costi aggiuntivi ha rappresentato un grande passo in avanti nella promozione dell’uso dei mezzi pubblici e nel contrasto all’evasione – prosegue – L’ambizione dell’azienda dovrebbe essere quella di incentivare sempre più il ricorso a questa modalità di acquisto, comoda e veloce, utilizzata ormai da quasi un utente su dieci. L’obiettivo dell’azienda dovrebbe essere quello di far crescere sempre di più la quota di fruitori del servizio e non quello di penalizzarli, disincentivando, così, la fruizione dei mezzi pubblici”. “Scegliendo di sperimentare la vendita dei biglietti elettronici senza costi aggiuntivi Firenze si era posta all’avanguardia sul sentiero dell’innovazione. Si è scelto adesso di tornare indietro in maniera ingiustificata: le commissioni sul servizio al 15%, come dichiarato da Ataf, non spiegano un aumento istantaneo del 25%, né ha senso equiparare il biglietto via sms a quello acquistato a bordo”. “Ataf ci ripensi – concludono i Tommaso Grassi, Donella Verdi, Giacomo Trombi – e l’Amministrazione si attivi affinché si eviti l’ennesimo balzello imposto all’innovazione. La costruzione della smart city, di una città contemporanea, intelligente, inclusiva, passa soprattutto dalla capacità della politica di saper mettere l’innovazione al servizio della vita quotidiana dei cittadini. Non sprechiamo questa opportunità”.

Pubblicato domenica, 29 Giugno 2014 alle 23:29