Continuano ad aprire e ad operare, in Firenze, associazioni di estrema destra, foriere di ideologie (neo)fasciste e razziste, l’ultima in via Fontana, nel Quartiere 1.
Nonostante le ripetute proteste, le firme e le manifestazioni, che hanno visto una città trasversalmente infastidita – per usare un eufemismo – dalla presenza di certe associazioni, e determinata ad esprimere la netta contrarietà a certe attività e, soprattutto, a certe ideologie sul proprio territorio. Contrarietà che va anche allo spreco di denaro pubblico: ricordiamo che le nostre forze dell’ordine stanno impiegando tempo e risorse per vegliare sui ritrovi di questi nostalgici. Non siamo fautori della censura, ma la Costituzione parla chiaro, ed è forte la preoccupazione per le attività e le predicazioni che queste associazioni stanno conducendo a Firenze. Crediamo sia fondamentale che costoro sappiano che Firenze non è casa loro.
Firenze Medaglia d’oro della Resistenza, antifascista, città di pace, città dell’accoglienza, città di La Pira ha infatti detto ormai quasi a tutti i livelli che non vuole i fascisti in città: lo hanno detto le cittadine e i cittadini, lo hanno detto i consigli di quartiere interessati, lo ha detto il consiglio comunale.
C’è solo un grande assente: il Sindaco e la sua giunta.
Fino ad ora si è avuta la pesante impressione che il Sindaco abbia scelto di far finta di nulla, forse sperando che il problema si risolvesse da solo, e infatti non solo non ha preso provvedimenti di alcun tipo nei riguardi di queste associazioni, ma non ha nemmeno espresso una posizione chiara e netta.
Ha una posizione il Sindaco in merito? Interverrà prima o poi, con i tanti strumenti che un amministratore capace ha a sua disposizione per agire, nel pieno rispetto della legge, così da scoraggiare certi personaggi dal venire a Firenze a predicare odio e razzismo? Oppure proseguirà con la sua inazione, sperando che il problema si risolva da solo?
Pubblicato lunedì, 11 Gennaio 2016 alle 18:58