La vicenda dell’Hotel Concorde è emblematica ed aberrante – affermano i consiglieri Trombi, Grassi e Verdi: lo Stato, forte della legge emanata dal governo Renzi, schiera le proprie forze dell’ordine a presidiare la centralina dell’Enel per impedire il riallaccio della corrente, mentre gli occupanti, vecchi, uomini, donne e bambini, si scaldano con le candele. A Firenze ci sono migliaia di immobili sfitti, ma purtroppo non lo si sa con precisione: abbiamo solo stime. Fra questi, moltissimi fanno parte del patrimonio di grandi proprietà, che attendono tempi migliori per poter vendere o investire. L’amministrazione comunale intende prima di tutto saturare le proprie risorse, ebbene la nostra proposta è molto semplice: prendere di petto la questione casa, ovvero riconoscerne l’emergenza.
Chiediamo, proseguono i consiglieri di Firenze Riparte a Sinistra, che si proceda con la massima celerità ad accogliere nelle strutture comunali i senza casa, cercando di salvaguardare la coabitazione delle famiglie ovviamente, e che in contemporanea si faccia, a partire da subito, un censimento accurato e dettagliato degli immobili per individuare il nero e gli sfitti. Sulla base di tale censimento, il Comune stenda un piano per risolvere la questione degli affitti in nero, e dichiari pubblicamente che, qualora la strutture comunali non siano sufficienti, il Comune attingerà dagli immobili sfitti, a partire da quelli vuoti da maggior tempo e appartenenti a grandi proprietà.
L’articolo 42 della Costituzione garantisce la proprietà privata, ma solo se ha funzione sociale. Lasciare improduttivo un immobile è perfettamente legale, ma deve essere visto come un rischio d’impresa: nel caso in cui ci siano cittadini che ne hanno bisogno, le proprietà devono sapere che il Comune si schiererà a fianco dei più deboli e bisognosi, e non a tutela di chi lascia vuoti gli immobili e per strada i cittadini.
Pubblicato mercoledì, 11 Febbraio 2015 alle 16:03