Donella Verdi (FRS-SI): “La povertà non è una scelta”

“Morire di freddo, questo succede ancora nelle nostre città nel 2017.
Lo stato di povertà delle persone – ha detto la consigliera di Firenze Riparte a Sinistra-Sinistra Italiana Donella Verdi nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale – non è una scelta di vita, è una condizione che se non si intraprendono azioni concrete per il contrasto alla povertà, non potrà che aumentare nell’indifferenza, salvo poi trovarsela sbattuta in faccia di fronte al dramma della morte.
Quante volte anche nella nostra città, le persone che non hanno più casa, né lavoro, né famiglia, che sono sole, che cercano rifugio tra i cartoni, al riparo di una siepe, stesi su una panchina, sui gradini di una chiesa, in ripari improvvisati, vengono di volta in volta segnalati come degrado e allontanati perché sporcano, perché infastidiscono, perché fanno male agli occhi, e un po’ meno al cuore.
Ma poi, dopo che sono stati allontanati, nessuno si chiede dove sono andati, anche se certamente non sono scomparsi, salvo poi rammaricarsi per i fatti irreversibili di questi giorni. Quando qualcuno non ce la fa e muore.
In Italia le persone senza una casa da più di 4 anni sono in crescita.
Abbiamo visto il prodigarsi di associazioni, volontari che prestano, ogni giorno, soccorso e intensificano gli interventi in questi giorni di freddo, la generosità dei singoli nel portare aiuto. Purtroppo, questi, sono interventi importanti e necessari ma, solo per tamponare le emergenze.
Le politiche messe in campo dal governo con bonus e mance di vario genere non servono e soprattutto non arrivano a chi non ha più né lavoro né casa e il jobs act non ha certo aiutato.
In un Paese dove la povertà è in aumento occorrono provvedimenti strutturali di sostegno a chi perde il lavoro o non lo ha, a chi non ha casa e non può più pagarsi un affitto, a chi non ha di che campare, a chi finisce per strada. Occorrono politiche per contrastare la povertà e la marginalità sociale che ancora il nostro Paese non ha.
Ci sono proposte di legge ferme in Parlamento per garantire un reddito minimo a chi non ha risorse.
Questa non è elemosina, è dare dignità alle persone.
Se c’è più povertà è anche perché la ricchezza finisce sempre nelle mani di pochi sempre più ricchi, e allora si cominci a ridurre spese militari, a contrastare efficacemente l’evasione fiscale, a tassare le grandi rendite e mettere queste risorse recuperate per il lavoro e per lo stato sociale delle persone.
Altrimenti saranno solo lacrime di coccodrillo.
Il freddo – conclude Donella Verdi – prima o poi passerà ma lo stato di povertà, quello rimane”.

Pubblicato lunedì, 9 Gennaio 2017 alle 15:16