Gay:Si,Gonfalone Firenze negato a Pride era a evento da Papa

Pride, Verdi (Frs) replica a Torselli: “Gonfalone era in Vaticano per un invito del Pontefice. Perché il sindaco non lo ha detto subito e ha finto di non saperlo?”

“Rispondo alle dichiarazioni del Consigliere Torselli, che chiede chiarimenti e scuse riguardo al contenuto di una mia domanda di attualità sulle presunte aggressioni al carro di Arci Gay e Lesbica da parte di esponenti di Fratelli d’Italia e Azione Universitaria: ho posto le mie domande attenendomi anche a quanto riportato dai giornali locali, come è mia abitudine fare. Se in merito a questa vicenda quanto riportato dai giornali è falso – aggiunge la consigliera Donella Verdi – non ho gli strumenti per poterlo verificare: se invece il consigliere Torselli ha le prove per corroborare quanto lui stesso ha dichiarato, lo invito a produrle e a chiedere le opportune correzioni ai giornalisti.
Trentamila persone hanno partecipato Sabato scorso al Toscana Pride che si è svolto nella nostra città, una manifestazione pacifica e festosa per rivendicare la libertà e la pienezza dei diritti umani, contro ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale, per la cultura del rispetto.
Una manifestazione di civiltà che la nostra Amministrazione avrebbe dovuto cogliere al volo.
Si è patrocinato di tutto, taluni eventi anche discutibili ma, quando si tratta di diritti l’Amministrazione comunale diventa piccola e timorosa.
Erano presenti tanti sindaci con i loro gonfaloni, con le fasce istituzionali, il Presidente Rossi insieme ad altri comuni che hanno dato il Patrocinio.
Solo Firenze, trincerandosi dietro argomentazioni di procedure regolamentari che anche a rileggerle non troviamo, sostiene che non è prassi concedere patrocini o gonfaloni a manifestazioni che rispondano a una parte politica, e che sarebbe quindi “divisiva”.
Una manifestazione per i diritti è definita “divisiva” e di parte.
Ma allora come dovremmo definire la presenza del Gonfalone, nella stessa giornata in Piazza San Pietro per accompagnare i fedeli alle celebrazioni del Giubileo.
Questa sì che è un evento divisivo e che rappresenta solo una parte.
A meno che non si ritenga che tutte le cittadine e i cittadini di Firenze siano di fede cattolica, che non ci sia chi professa altre religioni, o chi non ne professa nessuna.
L’Amministrazione Comunale ha deciso quindi di partecipare istituzionalmente a un evento chiaramente di parte, divisivo e non ad una manifestazione pacifica che ha visto scendere in piazza migliaia di persone per difendere i diritti di tutte e di tutti.
L’Assessore Gianassi, ad una mia domanda di attualità, ha risposto che la presenza del Gonfalone in Piazza San Pietro aveva carattere istituzionale su invito del Pontefice ma, quello che non si capisce è come mai, viste le tante richieste di chiarimento, il Sindaco, non abbia ritenuto di dirlo subito, pare quasi che egli stesso non ne fosse a conoscenza.
Caro Sindaco, non basta cercare di rimediare scendendo in Piazza come semplice cittadino, circondato dal cordone protettivo di giunta, consiglieri e del PD.
Firenze città di pace e dei diritti, a causa della sua visione miope della realtà, ha perso un’occasione per lasciare il passo all’ennesima brutta figura.
Peccato – conclude la consigliera di Firenze riparte a sinistra Donella Verdi – perché in questo caso sono in gioco i diritti umani che non sono prerogativa di una parte politica ma, ci riguarda tutte e tutti. Firenze merita davvero di più”.

Pubblicato lunedì, 20 Giugno 2016 alle 16:02