Delibera di conferimento del Nuovo Teatro dell’opera al Maggio fiorentino, Grassi: “Impossibile votare oggi” “Troppo poche le informazioni a disposizione del Consiglio comunale”

“Ci chiedete oggi di votare una delibera che non risponde alle mille domande sul Maggio fiorentino. Non c’è piano di risanamento, non esiste nessuna garanzia sul futuro della fondazione e di tutto il patrimonio artitistico e culturale. La nostra richiesta era quella di rimandare di 15 giorni per un’audizione del sovrintendente Bianchi in Consiglio comunale. Come al solito il Pd chiude la discussione e non dialoga con l’opposizione”. Così attacca Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra con Sel, Fas e Prc, in merito al voto per l’approvazione della delibera per il conferimento di alcune stanze del teatro al Maggio. E incalza: “Come si può pensare di votare a occhi chiusi un atto in cui si fa riferimento, nell’atto presentato oggi, un piano di risanamento mai visto. E pure sembra che sia datato 4 luglio 2014. Più di un anno fa e mai reso disponibile ai Consiglieri. Non c’è nessun rispetto da parte del sovrintendente Bianchi per il Consiglio comunale. Come si può pensare che l’aspetto economico sia svincolato dal rilancio artistico del Maggio? E anche a questo giro non è accettabile che si dica che le opposizioni non vogliono salvare la fondazione. Proprio perché tutti vogliamo salvare un ente così importante chiediamo di approfondire la questione. E perché non si conferiscono alla fondazione la sala principale e gli spazi per gli artisti?”.
“Proprio ora che siamo arrivati ad un momento cruciale per risolvere una parte delle problematiche legate al Maggio fiorentino – conclude Grassi – dovremmo smetterla di sventolare la bandiera dei salvatori e trovare insieme una soluzione. Per ora abbiamo visto solo lavoratori mortificati, licenziati, tenuti a lavoro con orari ridotti. Sarebbe questo il piano di risanamento?”.

Pubblicato lunedì, 28 Settembre 2015 alle 14:50