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Grassi: “Contributi alla cultura, Nardella disastroso: sembra una misera lotteria”

“Un disastro annunciato. Il sindaco deve nominare un Assessore alla cultura. Così non si può andare avanti. Quest’anno non si può parlare di contributi ma di premi della lotteria”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte sinistra, commenta la graduatoria uscita per i progetti culturali in città. E spiega “I conti tornano ma la città ha bisogno di altro. Perché al primo in graduatoria sono assegnati 80mila euro, al quarantesimo 3500 euro e ad altri 150 richiedenti zero? Non può valere il criterio del più bello. Si dovevano dare contributi in percentuali di finanziamento del costo del progetto”. Il meccanismo di assegnazione del sostengo economico così come spiegato dal consigliere Grassi penalizza i progetti più piccoli, quelli che hanno meno risorse da soggetti terzi, ma che non significa per forza che siano meno meritevoli. “E’ facile prendere un punteggio elevato – continua il capogruppo – e quindi tanti fondi, se si può contare già su fondi statali, regionali ed europei per il medesimo progetto. E i giovani, i nuovi artisti, le associazioni culturali del territorio che fine fanno?”

“Vorremmo che si fosse capaci di guardare avanti, puntare sul talento e la ricchezza creativa. Abbiamo condiviso la scelta di un bando di ricognizione -conclude Grassi- ma prendiamo le distanze da ciò che è diventato. A 30 soggetti un degno finanziamento, ad altri 30 il minimo per sopravvivere ma ad altre 150 associazioni? Neppure un euro. Per il 2016 auspico un bando aperto a nuove idee e proposte. Ma soprattutto ci vuole almeno un milione di euro da distribuire. Senza cultura, e senza arte, ogni arte, esiste ben poco”.

Pubblicato mercoledì, 17 Febbraio 2016 alle 16:30