C’è chi propone di riprendere a forare il dipinto del Vasari alla ricerca della Battaglia d’Anghiari di Leonardo. Ancora marketing e pubblicità inutile?

Battaglia di Anghiari, Grassi: “Non si ripetano gli errori del passato. Sorprende che ancora qualcuno ritenga che vada svelato un mistero dietro quella parete.”
“Siamo rimasti sinceramente sorpresi dall’apprendere dalla stampa nazionale che c’e chi ancora a Firenze e a livello nazionale vorrebbe riaprire, non si sa bene come, la ricerca della Battaglia di Anghiari dietro la parete del Salone de’ Cinquecento. – afferma il capogruppo di Firenze riparte a sinistra con Sinistra ecologia e libertà, Firenze a sinistra e Rifondazione comunista, Tommaso Grassi – E’ incredibile che dopo gli irrilevanti, incerti e assai approssimativi risultati della operazione di due anni fa, il cui unico risultato è calcolabile in termini di marketing e di notorietà mediatica per i personaggi coinvolti, Matteo Renzi in primis, ancora adesso si possa anche solo ipotizzare di continuare le ricerche con sistemi e attività sicuramente piu invasive per il dipinto di Vasari.”
“Le parole della Sovrintendente Acidini riportate dalla stampa ci rassicurano un po’ in quanto evidenzia sottoforma di auspicio che qualsiasi prosecuzione della ricerca debba avvenire ‘con metodi non invasivi’ in modo che ‘un’eventuale ripresa della ricerca non comporti rischi per i beni artistici coinvolti’. Questo se da un lato puo’ in qualche modo rassicurarci dall’altra alimenta la preoccupazione che in molti due anni fa, a partire dai firmatari dell’appello promosso da intellettuali e storici dell’arte quali Tomaso Montanari, Salvatore Settis e Philippe Daverio e da associazioni come Italia Nostra, è stata proposta ai sostenitori e ai curatori della ricerca misteriosa: i 14 fori al dipinto in superficie richiesti, i 7 autorizzati e i 6 effettivamente realizzati hanno messo a rischio e in modo evidente l’opera del Salone de’ Cinquecento.”
“Ci aspettiamo quindi che dal Comune arrivi una precisa e inequivocabile presa di posizione da parte del Comune e per questo presenteremo alla ripresa dei lavori del Consiglio comunale una interrogazione al Sindaco Nardella, responsabile anche della delega alla cultura, sperando che si possa chiudere la ricerca a qualsiasi costo della visibilità internazionale da parte dei politici fiorentini e che allo stesso tempo qualora si decida di riaffrontare il tema della Battaglia d’Anghiari lo si faccia ponendo al centro i metodi e la ricerca scientifica e non la rincorsa allo scoup e al mistero mettendo a rischio anche il patrimonio storico e artistico della nostra Città.”

Pubblicato sabato, 16 Agosto 2014 alle 12:15