Assunzioni pazze in Palazzo Vecchio. Vecchi modi e soliti nomi noti.

Nuovi incarichi a Palazzo Vecchio, Grassi: “Da una sedia all’altra” 

 “Questa sarebbe l’attenzione al merito?”
 

Da sempre è stato possibile nominare un numero limitato di persone di fiducia, da assumere da parte di sindaco e assessori, per la durata del proprio mandato elettorale. L’amministrazione Renzi ne aveva fatto un ricorso esorbitante, la riduzione del portafoglio a disposizione ha imposto a Nardella di ridurre questo numero a poco meno di 30 persone per il 2014.

“Ma basta ridurle nel numero? E’ così che si vuol riavvicinare la politica alla cittadinanza? – afferma il capogruppo Grassi – nel caso delle due ultime assunzioni non possiamo restare in silenzio. Il neo Capo segreteria Tommaso Sacchi dell’assessorato alla Cultura e la nomina di Jacopo Vicini, neo collaboratore del sindaco con uno stipendio che sfiora i 40mila euro”.

“Il giudizio negativo sul ricorso a queste pratiche, che prescindono dalle persone coinvolte sul quale operato nessuno vuol dare un giudizio – continua Grassi – deriva dal fatto che questi incarichi,per loro natura, non prevedono nessuna garanzia di continuità al cambiare del governo della città. Siamo perplessi davanti ad assunzioni fatte con queste modalità, in particolare Vicini, dopo essere stato nella segreteria Renzi, prima fu chiamato al Museo dei Ragazzi per seguire i mondiali di ciclismo per poi vedersi stabilizzare, con contratto collettivo di lavoro di Federculture di 37 ore settimanali”.

“Speriamo solo che non sia ancora alle dipendenze del MUS.E. – conclude Grassi – e che non abbia fatto richiesta di aspettativa per poter accettare questo nuovo incarico. Se così non fosse, sarebbe davvero un grande schiaffo a tutte e tutti quei ragazzi che sono in cerca di lavoro. Il loro unico difetto, se così si può chiamare, è quello di non conoscere nessuno”.

Pubblicato lunedì, 10 Novembre 2014 alle 11:01