Asili nido, Grassi, Trombi e Verdi: “Fondi non destinati ai genitori. Sistema in tilt con le nuove regole per i buoni regionali”

“Il sistema degli asili nido è andato in tilt. Ai fiorentini nessuno aveva comunicato che da quest’anno i buoni non venivano più erogati direttamente alle famiglie, ma trasformati in fondi erogati da Regione ai Comuni per ‘acquistare’ posti negli asili nido privati. Una inversione della procedura celata alla maggior parte dei genitori che necessita di una forte autocritica da parte dell’amministrazione fiorentina. Il Comune stesso si impegni a risolvere i problemi che da oggi a settembre emergeranno.”

“Cosa è successo? I genitori, soprattutto giovani, precari, coppie che spesso sono costretti a tornare a lavoro pochi mesi dopo la nascita del piccolo, hanno deciso, essendo in lista d’attesa per le strutture del Comune, di pre-iscrivere al nido privato il proprio figlio o la propria figlia togliendosi dall’elenco comunale: peccato che se fino a quest’anno avrebbero potuto contare sul buono regionale adesso non è più così. Anzi la loro preiscrizione si è dimostrata un boomerang che ha persino reso impossibile per il privato, che gestisce il nido, proporre quel posto al Comune per ricevere il contributo economico regionale che, fino allo scorso anno, veniva dato direttamente alla famiglia.”

“Risultato? Alle famiglie che hanno già pre-iscritto il figlio all’asilo privato non toccherà un euro di contributo della Regione o del Comune, e i genitori, non potendo più contare sull’ancora del posto comunale, dovranno pagare rette anche da 700€ mensili a figlio. Un danno anche per gli stessi gestori che rispetto alla possibilità che quei posti fossero ‘acquistati’ dall’ente comunale, adesso non avranno più la certezza dei pagamenti delle rette da parte di genitori che rischiano di trovarsi schiacciati da costi elevati senza alcun contributo pubblico.”

“Il Comune ha scaricato tutti i costi sulle famiglie: speriamo solo che nessuno decida di rivendicare questo come un risultato mettendo a disposizione altri 158 posti negli asili nido privati grazie al contributo regionale. Ci sembra già di sentire la ViceSindaca Giachi rivendicare il grosso successo numerico di quest’anno sulle liste d’attesa. Farebbe bene invece a pensare a chi è rimasto vittima della mancata informazione e della modifica normativa. Così si trova agevolato chi avrebbe forse potuto avere soluzioni diverse rispetto al posto nell’asilo e invece viene penalizzato chi per esigenza si è precipitato, a metà luglio, a iscrivere al nido privato il proprio figlio. Ma il sindaco Nardella e l’assessora Giachi hanno idea del danno economico e sociale che è stato fatto dalla loro amministrazione così inefficiente e incapace di gestire un confronto e di informare in tempo le famiglie?”
“Chi non avesse ancora presentato domanda negli asili privati si potrebbe persino ritrovare nella situazione di esser obbligato a scegliere una struttura sovvenzionata dal Comune situata dall’altra parte della Città perché gli asili più nuovi e soprattutto quelli più vicini alle aree abitate di Firenze sono già stati riempiti e le cooperative che li gestiscono non hanno potuto offrire neppure un posto perché tutti occupati da chi, ignaro, aveva già proceduto a fare le preiscrizioni. – concludono i Consiglieri Grassi e Trombi e la Consigliera Verdi del gruppo Firenze riparte a sinistra – Chiediamo in modo deciso che in queste settimane di agosto l’amministrazione dia una risposta e una soluzione alle tante famiglie che sono già preoccupate di non riuscire a pagare le rette e neppure si possono permettere di tenere il figlio a casa. In ogni caso sia chiaro che il Comune non può considerarsi privo di responsabilità per il caos e la situazione creata”.

Pubblicato martedì, 16 Agosto 2016 alle 18:06