Asili aperti la sera. Noi non ci stiamo senza regole.

Abbiamo letto su Repubblica di ieri dell’idea dell’assessore Giachi di fare un sondaggio fra i genitori per valutare la possibilità di prolungare l’orario di apertura dei nidi comunali e attraverso questa proposta lanciare una sfida ai sindacati come risposta al welfare delle famiglie.
Il problema dei genitori con figlio che, lavorano fino a tardi e un problema reale.
È un problema che deriva dai ritmi di lavoro, orari e scarsa remunerazione, imposti da un sistema lavorativo che mette al primo posto le regole del mercato e delle imprese e calibrata esclusivamente su tempi di lavoro che non tengono conto del diritto di chi lavora ad avere una vita dignitosa e la possibilità di crescere, educare, curare affettivamente i propri figli,
Con un’apertura così estesa, i bambini e le bambine tornano a casa e vanno a letto, per risvegliarsi il giorno dopo e ritornare al l’asilo, quasi come a lavorare, anche loro, come i genitori.
È questo ciò che ci chiede il mondo contemporaneo?
I figli hanno la necessità di passare più tempo con i genitori o familiari, la soluzione prospettata, non ci pare vada incontro a questa domanda.
Assomiglia di più ad un modo per parcheggiare i propri figli. La trasformazione del nido da Lugo educativo e di crescita a servizio assistenziale.
Ci sembra più una proposta che avvantaggerà quel privato sociale che si avvale di mano d’opera precaria e malpagata, piuttosto che una genitorialità consapevole come elemento indispensabile per una crescita, equilibrata sia dal punto di vista psichico che fisico.
Non si può rimodulare la crescita e l’educazione dei figli secondo le esigenze dettate dal mercato, qui entra in gioco la politica è quanto questa voglia concretamente fare per conciliare i tempi di lavoro e di vita delle persone e in particolare per quanto riguarda le donne che questa situazione la subiscono di più. In altri Paesi d’Europa è stato fatto. Possiamo farlo anche noi, la sfida sul welfare alle famiglie sta su questo e non nella trasformazione delle funzioni educative in mero assistenzialismo.

Donella Verdi
Giacomo Trombi

Pubblicato giovedì, 4 Giugno 2015 alle 22:36