Arresti TAV, Firenze riparte a sinistra: “Fuori da Governo e Ministeri tecnici e politici coinvolti nell’inchiesta.”

In attesa di apprendere maggiori dettagli in merito alla notizia dell’arresto di quattro persone e di 51 indagati rispetto alla vicenda TAV i Consiglieri comunali Grassi e Trombi e la Consigliera Verdi intervengono sul tema affermando: “quanto appreso riguarda due aspetti che da anni i comitati e la cittadinanza attiva, e anche noi nelle istituzioni, hanno da anni evidenziato a partire dalla commistione e dalla sovrapposizione nella struttura dell’appalto tra controllore e controllato attraverso lo strumento del general contractor, oltre alla connivenza e l’omertà di tecnici delle strutture tecniche che dovevano controllare e anche rilasciare i permessi per la realizzazione della grande opera fino ad arrivare a politici che si sono impegnati per togliere, con ogni mezzo, ogni ostacolo legislativo e normativo pur di procedere nella realizzazione dell’attraversamento in sotterranea della città di Firenze con i tunnel dell’alta velocità.”
“Preoccupati per quanto estesa la rete che emerge dall’inchiesta possa essersi estesa negli anni chiediamo che da subito siano messi fuori da Governo e Ministeri tecnici e politici coinvolti nell’inchiesta: non si tratta di un giustizialismo spicciolo ma della volontà di chiedere al Governo un atto di coraggio contro una piaga del nostro Paese, quella della commistione tra politica e affari, tra ministeri e aziende. Contestualmente ribadiamo la nostra più ferma contrarietà all’opera della TAV sotto Firenze e alla stazione Foster e chiediamo che non si perda anche questa occasione per ripensare al progetto preferendo al progetto attuale una soluzione in superficie che costi meno, non metta a rischio l’incolumità degli edifici, dell’equilibrio ambientale e della città.”

Pubblicato lunedì, 16 Marzo 2015 alle 23:55