“Un nuovo regolamento per le case popolari. Peccato che sia pressocché bloccato, il passaggio dalla Lode, la conferenza provinciale dei comuni, non consente politicamente di apportare modifiche da parte del Consiglio”. Così dichiara Tommaso Grassi, consigliere comunale di Firenze riparte a sinistra in Palazzo Vecchio, che spiega i motivi della sua posizione “La discussione è stata frettolosa e non ha permesso di entrare nel merito, li dimostrano le molte cose ancora da chiarire e disciplinare rispetto alla realtà. La necessità di adeguarsi alla nuova legge regionale in materia di assegnazioni non ha permesso di introdurre alcune proposte a riguardo. Anche se alcune novità sono positive, tra cui l’aggiornamento della graduatoria in tempi più brevi rispetto agli attuali 4 anni e l’apertura di 365 giorni all’anno del bando per la presentazione delle domande per un alloggio”. Un regolamento quindi che presenta luci e ombre, per esempio ancora rimangono fuori dalla discussione alcuni casi come “i nuclei familiari costituiti da persone conviventi o unite in matrimonio o la possibilità di derogare agli standard del numero del nucleo familiare per gli alloggi autorizzati temporaneamente”. Il capogruppo Grassi a nome anche degli altri Consiglieri del gruppo, Verdi e Trombi, ha presentato 15 emendamenti durante la seduta odierna del Consiglio comunale e ha spiegato “Altri punti avrebbero richiesto una maggiore attenzione. E non siamo per niente d’accordo che la politica venga esclusa dal dibattito, anche se l’emendamento approvato di attribuire al consiglio in modo esclusivo la facoltà di modificare le percentuali delle riserve sugli alloggi è stato sicuramente positivo, e dalla possibilità di toccare con mano, all’interno degli organi come uditori, quelle che sono le trasformazioni socio economiche in materia di alloggi popolari. Per questo abbiamo proposto la presenza di alcuni consiglieri comunali, senza diritto di voto, nella commissione di assegnazione, per verificare i casi legati a mutamenti del contesto socioeconomico”. E ha concluso “Mi dispiace che oggi si sia persa una buona occasione per rispondere, in maniera incisiva, all’emergenza abitativa a Firenze ma riconoscendo i passi in avanti abbiamo deciso di astenersi sulla delibera”.
Pubblicato lunedì, 9 Novembre 2015 alle 18:59