Aeroporto, FRaS, PaP e Mdp: “47 emendamenti sul merito per evidenziare criticità, falle e carenze”

“Se questo è ostruzionismo, qualcuno impari cosa sia fare opposizione”

“Quarantasette emendamenti, presentati tutti nel merito, con il Pd che ne ha approvati solo due perché si era dimenticato di citare due note nella narrativa – affermano i Capogruppo di Firenze riparte a sinistra, Potere al Popolo e Movimento Democratico e Progressista, Tommaso Grassi, Miriam Amato e Alessio Rossi -. Li abbiamo presentati per evidenziare criticità, falle e carenze della delibera di Firenze: ma per il Pd erano troppi e quindi hanno deciso di votare indiscriminatamente, senza mai entrare nel merito e neppure intervenire. Una scelta legittima, che non condividiamo. Sarà che non avevano letto alcun documento del masterplan e quindi non sapevano cosa replicare alle nostre obiezioni? Cosa poi pensare di chi pur all’opposizione ha preferito non proferir parola nel merito: si confida solo nella forza assunta dal governo giallo-verde? Non si possono muovere le pedine solo per motivi elettorali, ma è necessario a tutti i livelli far battaglia nel merito del masterplan”.

“Ci hanno accusato di ostruzionismo. Fanno ridere. Non sanno riconoscere la differenza tra fare opposizione sul merito, esplicitando le proprie posizioni, e invece fare ostruzionismo. Capiamo che il Pd non sia capace di fare opposizione e lo dimostra persino l’immobilismo di Renzi e dei due gruppi democratici al Senato e alla Camera. Sono abituati a Firenze a governare senza se e senza ma, se non si rendono conto che il vento non soffia più a loro favore, dovranno presto imparare a fare opposizione. L’ostruzionismo sulla delibera sarebbe stato facilissimo: una delibera con i puntini al posto del nome del delegato a partecipare alla conferenza dei servizi avrebbe reso assai semplice proporre nomi e cognomi pur di presentare un numero più elevato di emendamenti. Questo sì che sarebbe stato ostruzionismo. Chiudiamo la polemica nel metodo con cui si è svolto il Consiglio, che se non si fosse voluto comprimere i tempi e arrivare oltre la mezzanotte, sarebbe stato sufficiente convocarlo dalla mattina: forse il Pd non aveva i numeri per garantire la maggioranza? Allora il problema è pensare che le istituzioni si debbano piegare ai bisogni e ai comodi della maggioranza”.

“Nel merito, a chi ci accusa di voler sacrificare la popolazione di Peretola, Quaracchi e Brozzi rispondiamo che la forza politica in cui milita chi dice questo, è responsabile di aver permesso negli ultimi decenni un aumento dei voli e dell’impatto sulla zona abitata a nord-ovest senza proferire parola, massacrando loro stessi la salute e l’ambiente, e adesso si scoprono paladini di questa battaglia pur di favorire gli appetiti di chi nell’intero masterplan non ha inserito negli obiettivi del piano, neppure per sbaglio, un riferimento al miglioramento delle condizioni della cittadinanza. Hanno invece inserito nella relazione generale come obiettivi quello di aumentare il valore della società Toscana Aeroporti e di remunerare maggiormente l’investimento della nuova pista, dimenticandosi che il 40% minimo del costo sarà pagato dal pubblico. Il paradosso è sentirsi dare di ridicoli da chi è entrato in Consiglio come sindacalista della Fiom-CGIL e si è trasformato in difensore d’ufficio di Nardella e in parafulmine rissoso con quello che c’è a sinistra del Pd”.

Pubblicato mercoledì, 5 Settembre 2018 alle 10:59